Energia pulita’, serve una “seconda rivoluzione industriale”
maggio 26, 2009 di Redazione
Pubblicato in Dal Mondo, Internazionale
Lo ha detto il segretario americano per l’energia, Steven Chu, alla chiusura dei lavori della riunione dei ministri dell’Energia del G8, ospitata a Roma.
Nella dichiarazione finale, i partecipanti hanno dichiarato che l’attuale crisi economica “non deve ritardare gli investimenti e i progetti energetici programmati, essenziali alla ripresa”; governi e produttori, hanno aggiunto, “devono definire e condividere uno scenario a lungo termine per accrescere la trasparenza e ridurre la volatilità dei mercati”.
Secondo le organizzazioni a tutela dell’ambiente, la priorità resta tuttavia quella di “impostare la costruzione di un sistema energetico a bassa emissione di Co2, alternativo a quello attuale. Perché è chiaro che non si può vivere di solo petrolio e che la stabilità del prezzo del greggio, posta al centro di questo G8, non è assolutamente la soluzione né per la crescita economica, né contro il cambiamento climatico”, come ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente.
Più investimenti, dunque, sono necessari per promuovere le energie rinnovabili e “per un modello di sviluppo che può e deve fare a meno del nucleare”.
Nell’ambito del G8, 13 paesi hanno tra l’altro firmato lo Statuto dell’accordo internazionale per la cooperazione sull’efficienza energetica.
26 maggio 2009 -- ‘Energia pulita’, l’Africa guarda agli ’specchi’
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