COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

21 settembre 2013

Greenpeace: “Centrale di Vado tra le più inquinanti del nostro Paese”.

Tratto dal nostro post del 13 giugno 2013 .

 Tratto da IVG
 Greenpeace: “Centrale di Vado tra le più inquinanti del nostro Paese”.

Vado Ligure. “La centrale di Vado Ligure ha un inquinamento molto consistente soprattutto perché tecnologicamente più arretrata, con una scarsa efficacia nell’abbattimento degli agenti inquinanti, peraltro essendo posizionata in un territorio già fortemente inquinato. 
 Insieme a quella della Spezia, Brindisi e Fiume Santo (Sassari), è tra le centrali più inquinanti del nostro Paese”

E’ quanto afferma Andrea Boraschi, responsabile Campagna Clima e Energia di Greenpeace Italy a proposito del rapporto “Silent Killers” sui fumi emessi dalle ciminiere delle centrali elettriche a carbone, in Europa che secondo Greenpeace “uccidono più di due persone l’ora”.

Leggi l'articolo integrale 

Tratto da “Silent Killers”

Questo studio realizzato dall’Università di Stoccarda è l’ennesima prova che il ‘carbone pulito’ non esiste.
 I dati di molte istituzioni e organismi sovranazionali confermano sempre più che l’aria che respiriamo può essere uno dei maggiori agenti patogeni per la nostra salute. In Europa, il carbone è una delle principali cause di avvelenamento dell’aria. 

Per salvare i nostri polmoni, e salvare il clima dalle emissioni di gas serra, dobbiamo mettere fine all’ ‘età del carbone’ e avviare una radicale rivoluzione energetica.

Le perdite sanitarie determinate dal carbone sono ingiustificabili. Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e le misure di efficienza energetica più recenti consentirebbero di tenere le nostre luci accese, in Europa, senza realizzare nessuna nuova centrale a carbone e, al contrario, cominciando a chiudere quelle esistenti, a partire dalle più vecchie e inquinanti. .

Il consumo di carbone deve essere drasticamente ridotto anche per contenere le  emissioni di gas serra e combattere i cambiamenti climatici. Sia per raggiungere gli obiettivi climatici che per ottenere benefici sanitari, i governi  europei devono stabilire presto obiettivi di  crescita delle fonti rinnovabili che garantiscano la fuoriuscita del carbone dal sistema energetico....
 
Il carbone è una fonte comunque e sempre dannosa, il cosiddetto “carbone pulito”, che le multinazionali dell’energia reclamizzano come primato di sostenibilità, semplicemente non esiste.
Gli impatti della produzione da carbone sono peraltro aggravati dalle responsabilità dei  decisori politici.  
Parlamenti e governi continuano a permettere alle aziende di produrre energia con tecnologie ben peggiori di quelle effettivamente disponibili e anche le normative più recenti non definiscono target di efficienza adeguati.

La Figura2 mostra come le nuove normative europee per l’inquinamento atmosferico delle centrali a carbone impongano limiti ben superiori ai livelli di emissione delle centrali a carbone più efficienti e meno inquinanti; e come anche queste ultime, in ogni caso, risultino enormemente più inquinanti sia dei migliori impianti alimentati a gas naturale – un’altra fonte fossile – che ovviamente di quelli che sfruttano l’energia eolica. 

Nel 2016 entreranno in vigore nuove norme europee per l’inquinamento atmosferico e i governi nazionali sono già impegnati a predisporre, di concerto con le industrie, eccezioni normative ai limiti di emissione. 

Molti dei governi dei Paesi maggiormente dipendenti dal carbone avanzeranno probabilmente dei “piani di transizione nazionale”,ottenendo specifiche deroghe che potrebbero rimandare l’applicazione di regole più severe, per gli impianti più inquinanti, al 2020.  
L’Unione Europea e i governi nazionali hanno la responsabilità di non ammettere tali eccezioni e di imporre che gli impianti vengano dotati quanto prima delle migliori tecnologie disponibili (Best Available ControlTechnology)e non semplicemente di tecnologie che incontrino gli standard minimi richiesti.

I governi europei, sin qui, hanno coccolato l’industria del carbone con permessi di emissione di anidride carbonica quasi gratuiti e sussidi di varia natura , e con norme che prevedono limiti all’inquinamento ben superiori a quelli previsti per altre forme di generazione elettrica. 

Inoltre le numerose eccezioni e deroghe alle leggi correnti fanno si che la media delle emissioni delle centrali attualmente in funzione sia significativamente più alta dei limiti massimi consentiti, ovvero enormemente distante da quanto si potrebbe ottenere applicando le migliori tecnologie disponibili sul mercato.....

Stralcio  da  “Silent Killers”
 _________________
A Proposito di permessi ed autorizzazioni alle emissioni :ripubblichiamo 2 immagini  proiettate nell' incontro pubblico del 2 novembre .
Immagini  tratte dal comunicato della Rete Savonese  Fermiamo il carbone (leggi qui
La prima è l' assetto impiantistico attuale della centrale a carbone Tirreno Power .
Guardate i limiti  del CO e dell' SO2...

                         
La soprastante immagine  mostra  l'assetto
 di esercizio 1 con i limiti  AIA autorizzati cerchiati in nero.........e le  prestazioni delle MTD (migliori tecnologie ) cerchiate in blu.
.........ovvero enormemente distante da 
quanto si potrebbe ottenere applicando le migliori tecnologie disponibili sul mercato.
L’Unione Europea e i governi nazionali 
abbiano la responsabilità di non ammettere 
 tali eccezioni e di imporre che gli impianti vengano dotati quanto prima delle migliori tecnologie disponibili (Best Available ControlTechnology).

Nessun commento: