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25 novembre 2015

WWF:A Parigi i leader mondiali per un nuovo accordo sul clima- Policy su Carbone e Clima 2015


 Leggi su WWF :A Parigi i leader mondiali per un nuovo accordo sul clima

La prossima settimana i leader mondiali si incontreranno a Parigi alla COP 21 per trovare un nuovo accordo globale sul clima. L’accordo, secondo il WWF, dovrà seguire le indicazioni della comunità scientifica e ridurre le emissioni dei gas serra per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi .
 Marco Lambertini, direttore generale del WWF International,  ha detto: “La scienza ci dice che dobbiamo agire velocemente sul cambiamento climatico e Parigi è la nostra occasione. Abbiamo bisogno di un piano climatico incisivo in grado di tagliare drasticamente il carbone , promuovere l'energia rinnovabile, fornire il sostegno finanziario promesso e proteggere gli ecosistemi a forte assorbimento di carbonio come le foreste e gli oceani. Solo un'energica azione a Parigi ci potrà aiutare a rispondere a tali esigenze e mantenere il ritmo necessario per evitare un cambiamento climatico fuori controllo e assicurare un futuro sicuro per tutti noi.”....



WWF: Policy su Carbone e Clima

Il WWF ha presentato, a quasi due settimane dall’avvio del summit di Parigi, il proprio documento di posizionamento su Carbone e Clima. Ecco i temi fondamentali
Il documento ha lo scopo di fornire e sostenere soluzioni energetiche sostenibili attraverso la visione ‘100% energie rinnovabili’ entro il 2050, supportati da misure ambiziose di efficienza energetica e di risparmio. 
Il WWF si focalizza sul carbone (e lignite) per uso energetico, il combustibile fossile più sporco e inquinante che negli ultimi dieci anni ha registrato la più alta crescita rispetto a qualsiasi altra fonte energetica. Il carbone è anche il combustibile a più alta intensità di emissioni di CO2.  A livello mondiale le centrali a carbone generano il 40% di elettricità, ma sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO2 del sistema elettrico.
Il documento evidenzia che se si vogliono evitare i rischi del cambiamento climatico, così come altri impatti negativi del carbone il consumo di questo materiale nel mondo deve iniziare a diminuire entro il 2020 per essere completamente eliminato dal sistema energetico globale necessariamente prima del 2050.
La transizione energetica dovrà, dunque, essere raggiunta attraverso un rapido passaggio a una fornitura di energia 100% rinnovabile e sostenuta da massicci investimenti in efficienza energetica.
Il percorso verso un futuro senza carbone dovrà essere guidato dal mondo industrializzato – l’OCSE e la Russia – con l’obiettivo di eliminare gradualmente questo combustibile dai loro sistemi energetici nei prossimi 20 anni (entro il 2035).
Il WWF evidenzia quindi quanto sia necessario che i Governi dei Paesi industrializzati introducano con urgenza una normativa che garantisca l’immediata sospensione della costruzione di nuove centrali a carbone e l’immediata chiusura delle centrali a carbone meno efficienti.
Entro il 2030 non dovrebbero più  essere costruiti impianti a carbone anche nei paesi in via di sviluppo.  E’ quindi importante che i Governi interrompano immediatamente tutti i finanziamenti pubblici,  così come andrebbe sospeso il supporto finanziario da agenzie di credito all’esportazione per qualsiasi progetto di carbone.
Il WWF sollecita i Governi dell’OCSE a garantire una completa e immediata eliminazione di tutte le sovvenzioni per l’estrazione del carbone, produzione e uso, e tutti gli altri Governi entro il 2020, al più tardi.
Le politiche dei governi devono soddisfare contemporaneamente due sfide interconnesse: energia a prezzi accessibili per tutti e protezione del clima. E questo deve essere supportato da approcci inclusivi e partecipativi, che coinvolgano i cittadini e le comunità locali.  Oggi la chiave per consentire sviluppo sostenibile e accesso all’energia per tutti c’è ed è nelle energie rinnovabili.
Il WWF in ultimo ricorda che un modello di sviluppo energetico più diffuso e decentralizzato porta benefici estesi e limita le emergenze sanitarie dovute all’inquinamento, al contrario di quanto avviene oggi coi modelli centralizzati fondati sui fossili e il nucleare.
(fonte: http://www.wwf.it)

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