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04 aprile 2017

1)Passaggio a centrali a carbone abbassa peso nascita bimbi 2)Centrali a carbone, la battaglia del Wwf......

Tratto da Ansa

Passaggio a centrali a carbone abbassa peso nascita bimbi

Effetto del maggiore inquinamento, in media giù del 5,7%

 © ANSA
Vivere in zone con centrali elettriche a carbone provoca un abbassamento del peso alla nascita dei bambini, dovuto al maggiore inquinamento. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato da Nature Energy, realizzato negli Usa dopo un incidente a una centrale nucleare che ha provocato un passaggio al carbone.

La ricerca della Carnegie Mellon University ha analizzato i dati sulle nascite dopo l'incidente di Three Mile Island, il più grave negli Usa, che ha portato alla chiusura di diverse centrali nucleari, che sono state sostituite da quelle a carbone.

"Nei 18 mesi dopo la chiusura - scrive Edson Severnini, l'autore della ricerca -, il peso alla nascita è risultato inferiore del 5,8%. L'impatto è risultato maggiore nelle aree più vicine alle centrali, e inizia a manifestarsi nei bimbi nati tre mesi dopo la chiusura, segno che l'esposizione nell'ultimo trimestre di gravidanza ha un effetto minore".

Un basso peso alla nascita è associato a un maggior rischio di basso QI e altri problemi cognitivi e di salute. Lo studio è particolarmente preoccupante per gli Usa, dove il neopresidente Donald Trump ha recentemente propugnato un ritorno al carbone.

Tratto da Affari Italiani 

Centrali a carbone, la battaglia Wwf:"Chiusura totale in Italia entro il 2025"

ALLA VIGILIA DEL G7 ENERGIA A PRESIDENZA ITALIANA E DELLA BOZZA DI STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE, LE PROPOSTE PER L’USCITA DEL NOSTRO PAESE DAL CARBONE

Si è svolto oggi presso la sala Stampa della Camera dei Deputati l’incontro dal titolo “Verso la fine del Carbone, nonostante Trump: Italia e Europa protagoniste dell’Accordo di Parigi” organizzato da Globe, E3G e WWF Italia.....
Durante il confronto, sono state illustrate e discusse alcune proposte per favorire la transizione energetica giusta e l’eliminazione del carbone in Italia. In particolare, il WWF Italia ha illustrato le evidenze emerse dallo studio “Politiche e misure per accelerare la transizione energetica e l’uscita dall’uso del carbone nel settore elettrico”, che dimostra come l’utilizzo del carbone in Italia e in Europa sia ancora principalmente determinato dall’andamento dei prezzi dei combustibili fossili e non dalle politiche ambientali europee.


Lo studio del WWF, partendo dal dibattito in corso che individua la formula per uscire dal carbone nell’introduzione di nuove regole per la finanza, di strumenti fiscali secondo il principio “chi inquina paga” e nella chiusura programmata delle centrali, calcola l’impatto di questi strumenti se fossero adottati nel mercato italiano, riservando una particolare attenzione all’introduzione del meccanismo fiscale con un livello minimo di costo delle emissioni di CO2 per gli operatori termoelettrici ed una uscita programmata dalla generazione di energia a carbone entro il 2025.....
“La transizione energetica è in corso e nessuna restaurazione fossile la potrà fermare – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia - I tempi della transizione, però, devono rispondere a un obiettivo cruciale per tutta l’umanità: quello di limitare il riscaldamento globale e, quindi, gli sconvolgimenti climatici. Per questo bisogna fare in fretta, gli interessi particolari e i veti rischiano di farci andare fuori tempo massimo. Il carbone è il primo combustibile fossile di cui possiamo fare a meno, ma dobbiamo darci obiettivi e tempi precisi..... 

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