COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

26 ottobre 2017

Inchiesta Tirreno Power, oggi udienza dal gup per disastro: alla sbarra26 imputati

Tratto da Il Secolo XIX.
Savona - A tre anni dal sequestro dei due gruppi a carbone della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure, ma soprattutto dopo almeno sei anni di esposti, battaglie legali, consulenze tecniche (eccesso di morbilità e mortalità, oltre che la grave rarefazione della flora lichenica) il fascicolo per disastro colposo a carico di 26 dirigenti e direttori della centrale è arrivato al primo step importante:l’udienza preliminare. Ed è l’ultimo aspetto rimasto in piedi (a dire il vero esiste ancora aperta l’ipotesi di omicidio colposo) della mastodontica inchiesta portata avanti dall’allora procuratore Francantonio Granero che inizialmente indagò 86 persone.
Oggi l’aula magna del palazzo di giustizia sarà invece il teatro della prima udienza di discussione dell’inchiesta che già in fase di avviso di conclusione indagini aveva portato a polemiche e, come detto, soprattutto stralci. L’aspetto sul quale il gup Francesco Meloni è chiamato a giudicare è quello che riguarda il presunto disastro colposo provocato sull’ambiente e soprattutto sulla salute dei cittadini dalle emissioni delle due ciminiere biancorosse di Vado, diventate simbolo degli ambientalisti e dei comitati contro il carbone. Per l’accusa i 26 imputati avrebbero concorso al disastro omettendo di adottare le migliori tecniche disponibili, non ottemperando alle prescrizioni imposte, ma soprattutto non investendo sulla copertura del carbonile ed altre strumentazioni a fronte di una distribuzione di dividendi ai soci.
«Presentando diverse istanze volte a mantenere in esercizio, senza ambientalizzazione, i vecchi gruppi a carbone (VL3 e VL4), più inquinanti ....
«Attendiamo con estremo interesse gli esiti dell’udienza preliminare - è il punto di vista della rete savonese fermiamo il carbone - ma al di là degli accertamenti giudiziari della vicenda, la storia e la scienza hanno già accertato che l’utilizzo del carbone per la produzione di energia elettrica è stata per il nostro territorio una scelta nociva e sbagliata in quanto il carbone danneggia la salute e l’ambiente, dato che la sua combustione causa malattie cardiache e respiratorie, cancro, ictus e minaccia i feti ai primi stadi evolutivi; il carbone deprime settori economici fondamentali (turismo, agricoltura, ecc); il carbone danneggia le comunità, dato che i costi ambientali (doppi rispetto ai benefici economici) ricadono sulla società e non sulle aziende produttrici; il carbone è il peggior nemico per l’equilibrio climatico mondiale perché è il responsabile del 43% delle emissioni di gas serra; il carbone non serve per l’Italia perché la capacità di generazione elettrica italiana è quasi doppia rispetto al più alto picco di consumi mai registrato».
Qui l'articolo integrale

Da www.IlSecoloxix.it del 26 Ottobre 2017


Nessun commento: