Manifestazione a Cerano. Il Wwf: centrali a carbone da chiudere
«I gravi reati di smaltimento illecito di rifiuti, contestati dagli inquirenti a Enel per lo smaltimento di milioni di tonnellate di ceneri prodotte dall’impianto di Cerano, sono solo l’ultima prova di quanto le centrali termoelettriche a carbone possano danneggiare il territorio, la salute delle persone e il clima».Lo afferma in una nota il Wwf Italia che «da anni pone non solo l’accento sulle emissioni nocive alla salute e al clima prodotte dalle centrali a carbone, ma evidenzia anche come da questi impianti si producano ingenti quantità di rifiuti solidi e liquidi. Una centrale come Cerano, che brucia almeno 6 milioni di tonnellate anno di carbone, produce oltre 600.000 tonnellate di ceneri da smaltire ogni anno. A queste si sommano diverse migliaia di tonnellate di fanghi inquinato derivati dai diversi trattamenti delle acque usate dall’impianto (milioni di metri cubi all’anno)». «Sulle ceneri, oggetto del provvedimento di sequestro – afferma – esistono studi scientifici che evidenziano la loro potenziale pericolosità anche quando vengono smaltite in discarica perché producono percolato con caratteristiche genotossiche e mutagene. Anche quando le ceneri sono impiegate nella preparazione del cemento, esistono rischi assolutamente sottovalutati perché questi rifiuti derivati dalla combustione contengono un’ampia gamma di metalli pesanti tossici e possono rilasciare emissioni radioattive, come evidenzia anche un importante studio scientifico del 2007». «Rinunciare al carbone – conclude la nota – avrebbe quindi molteplici benefici, compresa l’eliminazione di ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi che poi è complesso gestire in sicurezza. Il WWF chiede che tutte le centrali a carbone vengano chiuse entro il 2025».
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