Il cattivo sviluppo uccide. Le prime vittime? I più piccoli
Malformazioni congenite, problemi respiratori, tumori: il
Rapporto "Sentieri" evidenzia un forte incremento dei casi
nelle aree ad alto rischio ambientale fra le nuove generazioni
Di Rosy Battaglia
Aumento delle malformazioni congenite, problemi respiratori, asma
sin dal primo anno di vita: sono 1.050 i nuovi casi di tumori maligni osservati nella fascia di popolazione tra 0 e 29 anni dall’Associazione italiana di epidemiologia. Le malattie
oncologiche, per i più giovani che vivono nelle aree ad alto
rischio ambientale, sono diventate la seconda causa di
decesso, dopo le morti per cause violente e incidenti.
Sebbene siano rare e rappresentino lo 0,2% della totalità.
sin dal primo anno di vita: sono 1.050 i nuovi casi di tumori maligni osservati nella fascia di popolazione tra 0 e 29 anni dall’Associazione italiana di epidemiologia. Le malattie
oncologiche, per i più giovani che vivono nelle aree ad alto
rischio ambientale, sono diventate la seconda causa di
decesso, dopo le morti per cause violente e incidenti.
Sebbene siano rare e rappresentino lo 0,2% della totalità.
I dati, per nulla confortanti, raccolti tra il 2006 e il 2013,
sono contenuti nel quinto Studio epidemiologico nazionale dei
territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento (Sentieri), pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione ed effettuato con l’Istituto Superiore di Sanità in
Italia. Il rapporto fotografa, insieme a quello degli adulti, già
anticipato lo scorso anno, lo stato di salute di un milione e
160mila bambini e ragazzi di età fino a 19 anni e 660mila
giovani adulti tra i 20 e i 29 anni, che vivono in 28 del 45
Siti di Interesse Nazionale (SIN)presi in esame.
sono contenuti nel quinto Studio epidemiologico nazionale dei
territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento (Sentieri), pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione ed effettuato con l’Istituto Superiore di Sanità in
Italia. Il rapporto fotografa, insieme a quello degli adulti, già
anticipato lo scorso anno, lo stato di salute di un milione e
160mila bambini e ragazzi di età fino a 19 anni e 660mila
giovani adulti tra i 20 e i 29 anni, che vivono in 28 del 45
Siti di Interesse Nazionale (SIN)presi in esame.
Approfondimento
Ilva e le sue sorelle: nei siti contaminati, la mortalità sale del 5%
L'Istituto Superiore di Sanità denuncia: nelle aree da bonificare, 12mila morti in più del previsto. Tumori in netto aumento. Bambini e giovani i più colpiti
Lo studio identifica, per la prima volta in Italia e in Europa, il
possibile aumento del rischio di cancro nei bambini e nei giovani
adulti che vivono a ridosso delle aree più contaminate del Paese. Sentieri apre, così, la strada a ulteriori ricerche su scala nazionale e internazionale, in quanto l’incidenza del cancro
infantile sta aumentando nel continente europeo e in tutto
il mondo.
possibile aumento del rischio di cancro nei bambini e nei giovani
adulti che vivono a ridosso delle aree più contaminate del Paese. Sentieri apre, così, la strada a ulteriori ricerche su scala nazionale e internazionale, in quanto l’incidenza del cancro
infantile sta aumentando nel continente europeo e in tutto
il mondo.
Queste aree, in particolare quelle di origine industriale, sono estremamente preoccupanti per il complesso mix di
inquinanti pericolosi e il loro potenziale impatto sulla salute
dei bambini. Tanto che la prevenzione delle malattie causate
da un ambiente contaminato è priorità dell’Agenda 2030 per
lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Conferenza Ministeriale Ambiente
e Salute di 53 paesi europei tenutasi a Ostrava, in Repubblica
Ceca.
inquinanti pericolosi e il loro potenziale impatto sulla salute
dei bambini. Tanto che la prevenzione delle malattie causate
da un ambiente contaminato è priorità dell’Agenda 2030 per
lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Conferenza Ministeriale Ambiente
e Salute di 53 paesi europei tenutasi a Ostrava, in Repubblica
Ceca.
I risultati di “Sentieri”
Analisi di mortalità, ricoveri ospedalieri e incidenza oncologica
nella popolazione più giovane, sono stati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Rete nazione dei
Registri Tumori (AIRTUM) e per la prima volta, quella dei
Registri delle Malattie congenite, insieme all’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. A partire dal ricorso all’ospedalizzazione
poco dopo la nascita.
nella popolazione più giovane, sono stati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Rete nazione dei
Registri Tumori (AIRTUM) e per la prima volta, quella dei
Registri delle Malattie congenite, insieme all’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. A partire dal ricorso all’ospedalizzazione
poco dopo la nascita.
Nel rapporto è presente anche il dettaglio dello stato di salute e mortalità per la popolazione adulta, per ognuno dei 45 siti di
interesse nazionale per le bonifiche. Quasi 12mila morti in più
rispetto all’atteso, 5.267 tra gli uomini e 6.725 tra le donne.
interesse nazionale per le bonifiche. Quasi 12mila morti in più
rispetto all’atteso, 5.267 tra gli uomini e 6.725 tra le donne.
Tra i bambini nel primo anno di vita, il gruppo di lavoro Sentieri ha registrato ben 7mila ricoveri in eccesso, 2mila dei quali per condizioni di origine perinatale, cioè nei primi 28 giorni di vita.
In età pediatrica (0-14 anni) sono stati 22mila i ricoveri in
eccesso per tutte le cause: 4mila dovuti a problemi respiratori
acuti, e 2mila ad asma. Nella fascia d’età compresa tra 0 e 24
anni sono stati diagnosticati 666 nuovi casi di tumori, prevalentemente dovuti a sarcomi dei tessuti molli e leucemie
mieloidi acute nei bambini e giovani adulti. Questi ultimi
colpiti anche da linfomi non Hodgkin e tumori del testicolo.
Eccesso di malformazioni in un sito su 2
I dati però sono parziali e in alcuni casi sottostimati. Non tutte le
regioni hanno infatti istituito tali registri, almeno durante il periodo preso in esame, come nella Valle del Sacco. Le malformazioni congenite nel primo anno di vita o in epoca prenatale, quindi,
sono state indagate solo in 15 siti di interesse nazionale su
45. Un eccesso di malformazioni congenite è stato osservato nel
50% dei 15 Siti indagati sul periodo 2002-2015: Gela, Mantova, Livorno, Manfredonia, Milazzo, Piombino e Taranto.
eccesso per tutte le cause: 4mila dovuti a problemi respiratori
acuti, e 2mila ad asma. Nella fascia d’età compresa tra 0 e 24
anni sono stati diagnosticati 666 nuovi casi di tumori, prevalentemente dovuti a sarcomi dei tessuti molli e leucemie
mieloidi acute nei bambini e giovani adulti. Questi ultimi
colpiti anche da linfomi non Hodgkin e tumori del testicolo.
Eccesso di malformazioni in un sito su 2
I dati però sono parziali e in alcuni casi sottostimati. Non tutte le
regioni hanno infatti istituito tali registri, almeno durante il periodo preso in esame, come nella Valle del Sacco. Le malformazioni congenite nel primo anno di vita o in epoca prenatale, quindi,
sono state indagate solo in 15 siti di interesse nazionale su
45. Un eccesso di malformazioni congenite è stato osservato nel
50% dei 15 Siti indagati sul periodo 2002-2015: Gela, Mantova, Livorno, Manfredonia, Milazzo, Piombino e Taranto.
Malformazioni congenite: non sottovalutare e prevenire
Taranto, sede dell’impianto siderurgico Ilva (ora Arcelormittal), di
una raffineria ENI, di un’area portuale e di diverse discariche,
rimane al centro delle cronache, anche dopo l’accorata richiesta pubblica al governo della società civile, di avere dati certi su
malattie e mortalità.
una raffineria ENI, di un’area portuale e di diverse discariche,
rimane al centro delle cronache, anche dopo l’accorata richiesta pubblica al governo della società civile, di avere dati certi su
malattie e mortalità.
La ministra della Salute, Giulia Grillo, ha annunciato, lo scorso
24 giugno, che i dati epidemiologici verranno aggiornati e
comunicati ai cittadini ogni sei mesi. Taranto è anche, per lo Stato Italiano, uno dei 58 Siti di Interesse Nazionale e regionale,
ad alto rischio ambientale e sanitario, che dovrebbe essere in
priorità di bonifica.
24 giugno, che i dati epidemiologici verranno aggiornati e
comunicati ai cittadini ogni sei mesi. Taranto è anche, per lo Stato Italiano, uno dei 58 Siti di Interesse Nazionale e regionale,
ad alto rischio ambientale e sanitario, che dovrebbe essere in
priorità di bonifica.
In età pediatrica e adolescenziale il rapporto Sentieri ha rilevato un numero di casi di tumori del sistema linfo-emopoietico, in eccesso rispetto all’atteso: in particolare linfomi non Hodgkin, sarcomi dei tessuti molli e altri extra ossei. Mentre in età giovanile (20-29 anni)
si evidenzia un eccesso del 70% per l’incidenza dei tumori della tiroide, tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici.
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si evidenzia un eccesso del 70% per l’incidenza dei tumori della tiroide, tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici.
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