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04 luglio 2022

Comunicato 5 luglio 2022

                                      Uniti Per La Salute ODV

                       Associazione di Volontariato

                            Quiliano, 05/07/2022


A  domanda dell’avvocato di parte civile il consulente Cottica ha risposto di non avere letto il capo d’imputazione

 

Nella udienza di oggi presso il tribunale di Savona del processo a carico di 26 fra dirigenti e amministratori della centrale a carbone di Vado Ligure-Quiliano, abbiamo ascoltato il consulente delle difese dott. Danilo Cottica, chimico.

Come noto si tratta di un processo di assoluta importanza sia per le pesanti imputazioni di disastro ambientale e sanitario sia perché ha come riferimento una vasta parte del territorio savonese.

Il consulente si è diffuso nella descrizione di una serie di contratti sottoscritti dall’azienda riconducibili direttamente o (soprattutto) indirettamente alla riduzione delle emissioni in alcuni casi è stato piuttosto sfuggente nella descrizione delle tipologie impiantistiche: in gran parte ha esposto contratti di mera manutenzione  

Ha inoltre sostenuto che le tecnologie adottate erano all’avanguardia tuttavia ha completamente omesso di illustrare la relazione tra questa presunta avanguardia delle tecnologie con gli effettivi esiti emissivi che, invece come dagli stessi dati dell’azienda, risultano elevati per tutto il periodo di funzionamento dell’impianto dal 2003  almeno fino al 2013.

Osserviamo a titolo di esempio che, come risulta dai dati ufficiali, le emissioni di biossido di zolfo sono state negli anni di gran lunga superiori ai limiti delle MTD (massimo 200 mg/Nm3) salvo ridursi solo nel 2013 (come possa mai conciliarsi  una tale situazione emissiva con le tecnologie all’avanguardia decantate dal consulente della difesa rimane  un autentico mistero visto che sul punto non ha fornito alcuna spiegazione)

In definitiva questa consulenza ci ha suscitato diverse perplessità, come quando, aprecisa domanda dell’avvocato di parte civile, il dott. Cottica ha fatto una affermazionesconcertante per un consulente chiamato a fornire il proprio apporto nel processodichiarando di non avere letto il capo d’imputazione.

O come quando, parlando della qualità del combustibili (carbone)si è diffuso nello spiegare che questa qualità dipendeva dal grado di macinazione mentre ha dichiarato di non aver considerato la percentuale di zolfo presente nel carbone,  caratteristica fondamentale per distinguere se il carbone è di buona o cattiva qualità.

Altre perplessità ci sono sorte alla risposta date al Pubblico Ministero quando ha dichiarato di non conoscere l’ importante documentazione processuale riguardante le relazioni dei consulenti dell’accusa.

Nella sua relazione il consulente ha anche definito i cannoni per il lancio di acqua sul deposito di carbone” tecnologia efficace per il contenimento della polverosità diffusa” questo punto il nostro avvocato ha dato lettura di una intercettazione tra due dipendenti “ Hai presente il cannone come sta sparando adesso ?  ……Non ci va una goccia sul carbone e l’acqua va tutta attaccata al filo del gesso e tutta sulle piante” Ci pare che il consulente abbia risposto che probabilmente si trattava di un caso di ventosità. A nostro parere proprio in caso di ventosità si alza il polverino e proprio allora dovrebbero funzionare gli abbattitori delle poveri!

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