Tratto da Greenpeace
I rischi per la salute e per l’ambiente di un rigassificatore a Piombino
Le cittadine e i cittadini che lo scorso 17 ottobre hanno affollato il Teatro Metropolitan di Piombino probabilmente avevano già prima dell’incontro parecchi dubbi sulla scelta di questa città come luogo che dovrebbe ospitare uno dei rigassificatori individuati dal governo Draghi per importare GNL nei prossimi anni. Interrogativi che si sono rafforzati ascoltando i pareri tecnici dei consulenti del Comune. Una task force composta da un avvocato, esperti di valutazioni ambientali e sanitarie, di ingegneria navale, di rischio di incidente rilevante, visto che il rigassificatore (o FSRU) è un impianto sottoposto alla Direttiva Seveso.
Nei mesi scorsi, questo progetto a cura di SNAM è stato oggetto di una moltitudine di osservazioni, risposte, controdeduzioni, da parte di trenta diverse autorità responsabili – tutte le documentazioni sono disponibili sul sito della Regione Toscana, il cui Presidente è Commissario straordinario di Governo per questa opera – che approderanno oggi nella Conferenza dei Servizi decisoria, terminata la quale il Commissario stabilirà il da farsi.
Ciascun esperto ha messo in luce diversi aspetti del progetto che, anche per Greenpeace Italia, fa acqua da tutte le parti: ci sono valutazioni incomplete, mancati approfondimenti e si ipotizzano tempistiche irrealizzabili. Tutta la procedura è stata molto veloce, ma ciò che si coglie è davvero preoccupante, e rivela anche un atteggiamento molto pericoloso nei confronti dell’ambiente e delle persone che vivono a Piombino.Leggi tutto
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