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24 agosto 2023

L’Indipendente :Tutti i dati che non tornano sulla sicurezza del rigassificatore di Ravenna

Tratto da L’ Indipendente 

Ravenna sono ufficialmente iniziati i lavori per l’allestimento del terminale a mare che, dall’autunno dell’anno prossimo, ospiterà la nave rigassificatrice BW Singapore, che processerà circa 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno, l’8% del fabbisogno nazionale. La realizzazione dell’opera è stata affidata all’azienda parastatale Snam, che ha previsto un investimento di circa un miliardo di euro. Il decreto autorizzativo che ha dato il via libera alla collocazione del rigassificatore è stato firmato lo scorso novembre dal presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario straordinario di governo Stefano Bonaccini, che ha assicurato che l’approvazione è arrivata al seguito di «un lavoro meticoloso di analisi del progetto, individuando tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema». Eppure, non tutto è così chiaro. L’ingegnere ravennate Riccardo Merendi, districandosi tra la documentazione inerente al progetto, ha infatti svolto un’ampia e dettagliata analisi del progetto. Da questa emergono molteplici criticità burocratiche, sostanziatesi in grossolani errori tecnici e procedurali che, nel corso dell’iter di approvazione del progetto, non sono stati corretti. E su cui pesano enormemente le mancate risposte da parte degli organi preposti.

“A un primo sguardo – spiega Merendi nel rapporto – si tratta solo di errori formali e cavilli burocratici, ma chi è stato superficiale e disattento nel redigere e controllare i documenti potrà diventare scrupoloso nel costruire e gestire l’impianto o compiere con diligenza le ispezioni previste? Dietro alla presenza degli errori, già grave di per sé, si intravedono problemi ben più consistenti e tutt’altro che formali”. L’autore spiega che i contenuti del report sono stati messi nero su bianco “dal momento della pubblicazione del progetto fino a oggi per cercare di fermare un’opera che si ritiene non solo inutile ma anche dannosa (tranne per chi ne ricaverà lauti profitti) e di smascherare chi si ammanta di green, trasparenza e legalità ma poi procede negando anche l’evidenza più lampante”. Continua qui

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