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21 ottobre 2008

2008/10/22"CIVITAVECCHIA, MONTALTO DI CASTRO ''IL PAESE DO SOLE...'', IL POLO ENERGETICO TRA I PIU' INQUINANTI D'EUROPA,



CIVITAVECCHIA, MONTALTO DI CASTRO / 21-10-2008
''IL PAESE DO SOLE...'', IL POLO ENERGETICO TRA I PIU' INQUINANTI D'EUROPA, POLITICI E POLTRONE: POVERA ITALIA!
UNA LETTERA CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

L'ecologista e saggia donna Beatrice Bardelli mi ha appena segnalato un articolo odierno del Corriere on line. Prendo lo spunto da questa storia d'inquinamento da diossina di Taranto, per evidenziare quel che dovrebbe essere ovvio, cioè che il benessere della società industriale e consumista non è altro che malessere sociale psicofisico. Continuiamo a produrre cose inutili con il solo vantaggio di avere più inquinamento ed una inferiore qualità della vita. Se persino un giornale come il Corriere on line si preoccupa di questo tema allora vuol proprio dire che siamo al "redde rationem".
Vorrei aggiungere che l'emergenza inquinamento ambientale in Italia è tutt'altro che limitata al sud, infatti ricordo ai lettori che nel Lazio esiste il polo energetico più grande d'Europa, con le centrali policombustibili di Montalto e Civitavecchia, ed ora anche a carbone (Valdaliga Nord) e malgrado il tasso di polluzione stia mettendo a rischio ogni attività agricola e turistica (la zona è ricca di reperti archeologici e dedita da tempo immemorabile all'allevamento ed agricoltura) il governo Berlusconi ha già previsto a tempi brevi anche la riattivazione della centrale nucleare di Montalto di Castro mai smantellata malgrado il referendum che sanciva il no al nucleare dell'Italia. E mentre la Germania e l'Inghilterra e persino la Francia si stanno attrezzando a chiudere le loro centrali atomiche ed a sviluppare la produzione energetica alternativa, l'Italia non trova di meglio da fare (malgrado questo sia definito "il Paese do sole..." che rendersi ancora più deturpata e monca con il ritorno al nucleare...
Tutto ciò mentre i politici "impegnati" si occupano di affari d'immagine, spettacoli, canzonette, posti e poltrone, aumenti di stipendio, corresponsione milionarie per dubbi servizi, etc. Povera Italia!
Grazie per la lettura e per aver pazientato sin qui... ma forse sarebbe ora di non pazientare oltre...

Paolo D'Arpini

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