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16 novembre 2008

2008/11/14 "Via libera all’ampliamento della centrale termoelettrica a carbone Tirreno Power


14/11/2008
"Comunicato stampa di
UNITI PER LA SALUTE"


Via libera all’ampliamento della
centrale termoelettrica: a carbone!!!!! Nel 2008 !!!
Abbiamo capito bene nel 2008 e non nell’ Ottocento!!!

Non eravamo dunque cassandre di fronte a coloro che seraficamente ci tranquillizzavano.
Appena trapelata la notizia del via libera abbiamo letto le dichiarazioni amareggiate ed i lai ( ce lo aspettavamo) di molti amministratori e di molti politici.
E ci permettiamo di dire che ne abbiamo le scatole piene di personaggi che si stracciano le vesti, che ci ammanniscono il solito trito politichese, i soliti riti che sanno tanto di Sinedrio.
Basta! Basta! Basta! Fate qualcosa di concreto perbacco! Altrimenti i lai e gli strepiti sembreranno canovacci già visti, un debole paravento dietro cui nascondersi, magari facendo l’occhiolino dalle fessure.
Basta! Basta! Basta! Invece di abbandonarvi a erudite lamentele (comunque i giornali ne parlano e la visibilità serve specie in prossimità delle elezioni!) fate qualcosa di concreto, porcaccia miseria!.
Noi formuliamo nuovamente con fermezza, ai signori presidenti di regione e provincia, ai signori amministratori locali, solo alcune semplici domande:

1) perché non hanno preteso in modo fermissimo che la proprietà della centrale ottemperasse alle precise disposizioni previste per la messa in servizio del ciclo combinato, tra le quali ci pare dovesse esserci anche la demolizione di una ciminiera?

2) perché, nonostante la mancanza di dette ottemperanze, riconosciute dalla stessa Regione Liguria; alcune Amministrazioni locali hanno accettato sponsorizzazioni dalla proprietà della centrale?

3) perché, nonostante le sollecitazioni venute da più parti (compreso l’Ordine dei Medici) non sono state misurate le polveri PM.2,5 come previsto dal D.M. 60 del 2002 ?

4) perché si è tollerato o comunque non si sono presi provvedimenti a fronte di centraline di rilevamento guaste da oltre 10 mesi?

5) perché non si sono date spiegazioni ai cittadini di fronte alla eliminazione, in sede di cosiddetta validazione, di dati di inquinanti rilevati sopra la norma, creando dei buchi nella continuità dei rilievi?

Sono solo alcune delle domande che vorremmo fare, ma temiamo di non avere risposta nemmeno questa volta e allora Basta! Basta! Basta stracciarsi le vesti! Ai nostri amministratori, ai nostri politici diciamo: vogliamo finalmente vedere atti concreti coerenti e allora noi saremo al vostro fianco. In caso contrario, vi chiediamo sommessamente, piantatela con questo strepitio inconcludente che tanto ci ricorda lacrime di coccodrillo (o caimano se preferite)!.
Crediamo che i cittadini in cabina elettorale, comunque sapranno discernere chi si lamenta da chi fa concretamente, sapranno riconoscere dai fatti gli amici del giaguaro (o del caimano se preferite).

Pubblichiamo l'articolo tratto da IL SECOLO XIX on line
14 novembre 2008
Centrale di Vado: via libera al nuovo gruppo a carbone
La commissione nazionale di valutazione ambientale ha dato parere favorevole al potenziamento della centrale elettrica della Tirreno Power a Vado.
La richiesta della società prevedeva il potenziamento dei megawatt prodotti e la creazione di un quinto gruppo di produzione. La decisione ha colto di sorpresa gli enti locali che nei mesi scorsi si erano dichiarati contrari al potenziamento. L’assessore regionale all’Ambiente, Franco Zunino, e il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, hanno annunciato una dura opposizione.

Reazioni critiche anche a livello regionale: «Abbiamo appreso con stupore il parere positivo della commissione nazionale V.I.A (valutazione di impatto ambientale) sul potenziamento della centrale a carbone di Vado Ligure Tirreno Power. Una decisione assunta non solo senza tener conto delle nostre valutazioni, ma senza nemmeno essere stati invitati alla riunione». È il commento del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, appresa la decisione della commissione V.I.A nazionale. «Sempre attraverso i nostri uffici - ha detto il presidente della Regione Liguria - abbiamo inoltre saputo con stupore maggiore che la commissione V.I.A nazionale non intenda più invitare le regioni alle riunioni. C’è da rimanere più che perplessi». Burlando si rammarica sia del parere sia delle modalità decisionali adottate: «come con la riforma della scuola, l’ esclusione delle regioni e degli altri soggetti interessati dal confronto ha provocato parecchi guai e continuando con questa logica se ne procureranno molti altri, alla faccia del federalismo e di tutti i numerosi soggetti interessati a questioni di tale rilievo».

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