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09 marzo 2009

2009/03/11 CAMBIARE ROTTA SUI RIFIUTI: CHIUDERE GLI INCENERITORI


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Tratto da uno notizie COLLEFERRO (ROMA) / 11-03-2009

DOPO COLLEFERRO (ROMA), CAMBIARE ROTTA SUI RIFIUTI: CHIUDERE GLI INCENERITORI

L’inchiesta del GIP di Velletri sui due inceneritori di Colleferro -13 arresti/23 denunciati, tra cui dirigenti AMA, del Consorzio Gaia, titolari di ditte in appalto, galoppini e malavitosi-dimostra come le cose che andiamo dicendo da anni, insieme ai comitati dei cittadini e alle associazioni ambientaliste, siano la cruda realtà.

Negli inceneritori di Colleferro non solo si utilizzavano come combustibile rifiuti indifferenziati e nocivi,si alteravano i dati sulle emissioni inquinanti e si colpivano i lavoratori che osavano ribellarsi. Gli inceneritori producono solo veleni, è finita la favola “che inquinano meno di una macchina diesel”.

Questi impianti per funzionare hanno bisogno di un’enorme quantità di rifiuti: dovrebbero bruciare CDR ma in questo caso come nella maggioranza degli inceneritori vengono bruciati rifiuti speciali-tossici-nocivi già appaltati alla malavita per lo smaltimento. E non ci vengano a dire che si tratta di qualche mela marcia, o di qualche errore, la realtà invece è che questo è il sistema che c’è dietro la logica dell’incenerimento che mette insieme gli interessi di Aziende che devono bruciare forti quantità di rifiuti per ottenere i soldi pubblici per il recupero energetico, di aziende che si devono disfare a prezzi modici di quantità di rifiuti nocivi e speciale ed ecomafie che gestiscono il traffico dei rifiuti.

In queste ore assistiamo ad un indegno balletto di scaricabarile, di prese di distanza, ma la realtà è chiara industrie pubbliche e private si garantiscono lauti profitti sulla pelle dei lavoratori e cittadini che vedono le loro vite disprezzate e messe in pericolo da queste produzioni di morte che provocano tumori e malattie mortali-invalidanti; come non bastasse quanto hanno già prodotto in termini di disastro dell’eco-sistema, gli scarichi industriali nel fiume e nella Valle del Sacco!

Se un ciclo va chiuso è quello dei “Piani Rifiuti Integrati” centrati su discariche e inceneritori.

Va’ immediatamente cancellato il Piano Rifiuti Lazio voluto dalla giunta Marrazzo! Vanno subito chiusi tutti gli impianti in funzione a partire da quelli di Colleferro e Malagrotta e revocata ogni autorizzazione a nuove costruzioni come quella di Albano. Per quanto riguarda le Aziende Ama e Gaia, va detto con chiarezza che la dirigenza è responsabile in prima persona di quanto è accaduto e che pertanto devono essere rimossi quei vertici, va chiusa per sempre l’epoca dell’incenerimento e delle discariche!!

Come sindacati di base continuiamo sempre a ripetere che gli inceneritori sono dannosi, costosi, inutili e non risolvono il “problema rifiuti”. Mentre riteniamo e sosteniamo che solo la raccolta porta a porta, il recupero- riciclo- riuso,insieme alla riduzione degli imballaggi sono la soluzione armonica e definitiva.

Ora subito è necessario un “nuovo piano rifiuti” che vede protagonisti i cittadini e i lavoratori impegnati nel benessere comune. Che sia centrato sulla generalizzazione metropolitana della raccolta differenziata porta a porta, sulla costruzione di una rete di impianti per il recupero e il riciclo, per il compost, per il trattamento bio-meccanico della frazione residua, sulla riduzione dei rifiuti e degli imballaggi.

Facciamo appello ai cittadini, alle associazioni ambientaliste, ai comitati di quartiere, ai centri sociali, a lavoratori e pensionati, per attivare una sollecita mobilitazione in grado di realizzare la chiusura definitiva di questi impianti e la bonifica dei siti inquinati, capace di determinare una totale inversione di rotta in cui sia sempre preminente la tutela della salute, dell’ambiente, del bene comune.

Cub - Confederazione Cobas - SdL intercategoriale

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