Per quanto riguarda la foto della centrale ENEL di Civitavecchia, che pubblichiamo, è stata scattata alcune sere fa da un cittadino che ha provveduto ad inviarla ad UnoNotizie. La foto, purtroppo, non ha bisogno di commenti.
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia Al Comando del Nucleo dei carabinieri – Tutela Ambiente Al ROAN di Civitavecchia Al Prefetto di Roma – Dr. Mosca Al Ministero dello Sviluppo Economico D.G. Energia e risorse Minerarie Ufficio C2 – Mercato Elettrico Via Molise 2 00187 ROMA Al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare D.G. Salvaguardia Ambientale Via C. Colombo, 44 00147 ROMA
Considerato che la citata affermazione del Ministero dello Sviluppo Economico, di cui alla nota prot. 0009168 del 21.05.2008, secondo la quale “conformemente alle disposizioni normative vigenti in materia, durante le fasi di avviamento in cui si provvede alla messa a punto degli impianti e del ciclo produttivo nel suo complesso, le condizioni di esercizio non saranno soggette alle puntuali prescrizioni, dettate con l’autorizzazione, in termini di limiti alle emissioni per gli inquinanti... omissis…“ è da ritenersi, come sopra evidenziato, fondata su un errato presupposto normativo;
Considerato che l’impianto di Torrevaldaliga Nord, essendo una centrale elettrica da 1980 Mw, è senza dubbio impianto soggetto ad A.I.A come normato dall’allegato V del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59;
Considerato che la normativa di riferimento per la fase di avviamento di TVN non può essere individuata, per i motivi sopra esposti, nel d.lgs. 152/2006 ma nel d.lgs. 59/2005, sia per quanto riguarda la comunicazione di messa in esercizio, sia soprattutto per quanto riguarda i limiti emissivi;
Considerato che l’art. 7, comma 7, 18-2-2005 del d.lgs. n. 59 dispone “L'autorizzazione integrata ambientale contiene le misure relative alle condizioni diverse da quelle di normale esercizio, in particolare per le fasi di avvio e di arresto dell'impianto, per le emissioni fuggitive, per i malfunzionamenti, e per l'arresto definitivo dell'impianto”;
Ribadito che dal 26 giugno u.s. è in atto la fase di avviamento del gruppo 4 di detta centrale;
Considerato che le fasi di avviamento interesseranno successivamente i due rimanenti gruppi;
Considerato che il decreto del Ministero delle Attività Produttive n°55/02/2003 del 24 dicembre 2003 autorizzativo della riconversione a carbone non contiene in alcuna parte misure relative alla fase di avvio;
Considerato altresì che tale evidente lacuna dell’autorizzazione unica relativamente alla fase di avvio dell’impianto configura, negli effetti, un esercizio in assenza di autorizzazione;
Considerato il pericolo per l’ambiente e la salute della popolazione derivante dalla messa in esercizio dell’impianto senza alcun limite emissivo in violazione di quanto stabilito dal già citato l’art. 7, comma 7, 18-2-2005 del d.lgs. n. 59;
Visto l’art.11 del d.lgs. n. 59: “In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie, o di esercizio in assenza di autorizzazione, l'autorità competente procede secondo la gravità delle infrazioni:
a) alla diffida, assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità;
b) alla diffida e contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato, ove sì manifestino situazioni di pericolo per l'ambiente;
c) alla revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e alla chiusura dell'impianto, in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente.“
Visto il successivo art.16 del d.lgs. n. 59:
“Chiunque esercita una delle attività di cui all'allegato I senza essere in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale o dopo che la stessa sia stata sospesa o revocata è punito con la pena dell'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 2.500 euro a 26.000 euro.”
Ciò premesso e considerato, i sottoscritti
VOLGONO ISTANZA
Alle Autorità in indirizzo per verificare se nei fatti esposti ricorrano ipotesi di reato e/o comunque violazioni di legge ed, in caso affermativo, procedere secondo le competenze di ciascuna di esse alla emissione di proveddimenti anche di natura cautelare (sospensione della fase di avvio della centrale di Torrevaldaliga Nord) a tutela della salute della popolazione e dell’ambiente e per ripristinare la legalità eventualmente violata.
CONDIVIDI E DIFFONDI: CLICCA QUI |
TARQUINIA: MENTRE INDAGA PROCURA DIFFIDA IN COMUNE PER OSSERVATORIO AMBIENTALE CON CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TOLFA E SANTA MARINELLA
Tra le ultime notizie dall'Etruria Meridionale, una arriva da Tarquinia, nella Maremma Etrusca, dove il Comitato dei Cittadini Liberi diffida i Consiglieri del Comune di Tarquinia a non procedere all’approvazione della delibera inerente la costituzione del Consorzio per l’Osservatorio Ambientale almeno fino a quando la Procura della Repubblica non avrà chiuso l’inchiesta riguardante l’Osservatorio Ambientale di Civitavecchia.
Il Comitato dei Cittadini Liberi ha inviato una diffida ai consiglieri del comune di Tarquinia, in merito alla deliberazione consiliare del 25 Marzo, che prevede l’approvazione della CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE DEL CONSORZIO TRA I COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TOLFA, SANTA MARINELLA leggi tutto
Nessun commento:
Posta un commento