Laser e fusione nucleare
"Ecco l'energia del futuro"
Tratto da "La Repubblica.it"Ambiente Visita al "Nif" di Livermore a 80 km da San Francisco. Un impianto avveniristico: a portata di mano la rivoluzione energetica? di THOMAS L. FRIEDMAN
E se ci fossero dieci anni appena o poco più a separarci da un impianto energetico a fusione nucleare alimentata a laser, in grado di garantirci tutta l'affidabilità del carbone senza produrre tutto il diossido di carbonio, tutta la pulizia dell'energia eolica e solare senza doversi preoccupare che il Sole non splenda e che il vento scarseggi, e tutta la potenza del nucleare senza le scorie? Questo sì che sarebbe un cambiamento rivoluzionario. Ci siamo arrivati?Questo è l'interrogativo che mi affascina e mi ossessiona da quando ho visitato il National Ignition Facility - (Centrale nazionale di fusione nucleare a confinamento inerziale, in sigla Nif) - completato di recente presso il laboratorio nazionale di Lawrence Livermore, 80 chilometri da San Francisco. Il Nif è una struttura finanziata dal governo costituita da 192 laser giganteschi in grado di produrre 50 volte l'energia ottenuta dai precedenti sistemi di fusione laser. Si trova in un edificio alto dieci piani e delle dimensioni di tre campi da football, ed esternamente è poco appariscente, passa pressoché inosservata per essere la sede di un'immensa foresta interna di raggi laser, con ogni probabilità assai simile a quella che doveva essere la sala motori della navicella spaziale Enterprise di Star Trek.
Lunedì della settimana scorsa, alle 3 di notte, per la prima volta, tutti i 192 laser ad altissima energia sono stati diretti in contemporanea (cosa non da poco di per sé) verso il centro - vuoto - della camera-bersaglio. Si è trattato del primo passo decisivo verso "l'accensione", in grado di trasformare il pellet di idrogeno in un Sole in miniatura sulla Terra. La prossima fase - che il Nif prevede di portare a compimento entro i prossimi due-tre anni - consentirà di dimostrare che è effettivamente possibile, in laboratorio, rivolgere ripetutamente i suoi 192 laser verso molteplici pellet a idrogeno e produrre così più energia di quanta ne serva ad alimentare i laser stessi, ottenendo quello che si definisce un "guadagno energetico". "È a questo che si riferiva Einstein" mi spiega Moses "quando dichiarò che E è uguale a mc2: servendoci dei laser possiamo produrre enormi quantità di energia da minuscole quantità di materia".
Non so se si riuscirà a portare a compimento una cosa del genere. Molti scienziati sono scettici, essendo davvero molto difficile arrivare alla fusione nucleare in laboratorio e a un guadagno energetico effettivo. So però che il pacchetto di stimoli del presidente Obama ha dato un impressionante impulso alle energie rinnovabili. Dobbiamo dunque continuare a lavorare a ogni forma possibile di energia, da quella solare a quella geotermica a quella eolica. Oltre a ciò, però, dovremo essere pronti a puntare su soluzioni innovative e potenzialmente rivoluzionarie. Al ritmo attuale delle nostre odierne tecnologie, senza soluzioni rivoluzionarie e innovative, il cambiamento del clima avrà la meglio su di noi. ... faremmo bene a non inseguire la chimera di poter utilizzare un giorno un "carbone pulito", nel momento stesso in cui il nostro futuro in realtà dipende già oggi dalla nostra capacità di creare tecnologie radicalmente nuove, in grado di rimpiazzarlo una volta per tutte. leggi tutto l'articolo
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