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27 maggio 2009

2009/05/27 " AMBIENTE: UE, ITALIA FANALINO DI CODA SU RISPETTO LEGGI COMUNITARIE "



AMBIENTE: UE, ITALIA FANALINO DI CODA SU RISPETTO LEGGI COMUNITARIE
(ASCA) - Roma, 27 mag -
L'Italia e' il Paese europeo piu' indisciplinato dal punto di vista delle politiche ambientali.


Lo dimostra il rapporto annuale sullo stato di attuazione della legislazione ambientale europea, non ancora approvato nella stesura definitiva ma della cui versione ''interna'' il mensile di economia sociale e finanza etica ''Valori'' riporta alcuni significativi passaggi.

Il documento, di oltre 200 pagine, e' stato distribuito dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europa per consultazione, prima che venga licenziato il testo ufficiale. E al suo interno si legge come le procedure d'infrazione che sono state inflitte all'Italia nel 2008 sono state 45: nessun altro Paese membro ha fatto peggio del nostro. Non stupisce, inoltre, che la maggior parte delle procedure riguardino le leggi in materia di rifiuti (ben 14).

''La severa crisi verificatasi a Napoli e in Campania - si legge nel rapporto - ha portato all'approvazione di numerose misure urgenti. Il governo italiano, con il supporto delle forze armate, ha riaperto un numero consistente di discariche nell'area. Ma se la situazione e' parzialmente migliorata, rimangono ancora da stabilire ulteriori strategie nella gestione dei rifiuti, che mancano in molte regioni italiane''. Anche se, specifica il rapporto, non tutto il territorio del nostro Paese presenta questo tipo di problemi.

Nella poco virtuosa classifica degli Stati meno rispettosi delle normative comunitarie si nota, inoltre, come piu' di 30 procedure d'infrazione siano state avviate anche nei confronti di Spagna, Irlanda, Francia e Regno Unito. Tra i migliori, figurano invece Bulgaria, Olanda, Romania, Slovenia, Cipro, Danimarca e Svezia, come meno di 10 procedure.

Complessivamente, nell'Ue alla fine del 2008 sono state avviate un totale di 2044 infrazioni alla legislazione europea. E di queste ben 481 si riferiscono a politiche ambientali (in leggero aumento rispetto alle 479 del 2007).

In particolare, sotto le categorie ''rifiuti'' e ''natura'' rientrano rispettivamente 111 e 105 casi; 95 riguardano invece questioni relative alla gestione idrica, 65 all'inquinamento atmosferico e altri 50 all'impatto ambientale.

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