Riceviamo dal Dottor Giovanni Ghirga
del Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute
Civitavecchia divieto di balneazione… la goccia che fa traboccare il vaso
Otto gennaio 2008, il Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente chiede invano l’istituzione di un Registro Tumori.
La sua istituzione permetterebbe di legare alla residenza la raccolta dei dati relativi al numero dei casi di cancro. In questo modo la casistica ottenuta rifletterebbe la reale condizione del nostro territorio e permetterebbe di conoscere l'incidenza, la prevalenza, la sopravvivenza e la mortalità per neoplasie di anno in anno.
Tre febbraio 2009, avviso alle gestanti, ai soggetti di età inferiore ai 14 anni ed ai pazienti affetti da patologie conclamate a carico del fegato, reni ed apparato cardiovascolare che abitano a Borgata Aurelia ‐ Agricasa, Carcere Aurelia, Zona Ente Maremma Pantano ‐ Sant’Agostino, La Scaglia, Enel – Area Portuale – Zona Industriale, Cimitero Vecchio – Via Tarquina ‐ Centro Storico – Zona Bassa della Città, Punton de Rocchi – Santa Lucia – Cimitero Nuovo, di evitare il consumo dell’acqua distribuita dal Comune di Civitavecchia per uso di bevanda a causa del superamento nella stessa del contenuto massimo ammissibile dell’arsenico.
Quattro febbraio 2009, il Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia perché, nel rispetto del Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 183, attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all'ozono nell'aria,Gazzetta Ufficiale n. 171 del 23 luglio 2004 ‐ Supplemento Ordinario n. 127, in questo comprensorio l’ozono avrebbe dovuto e dovrebbe essere monitorizzato.
I dati ottenuti sulle sueconcentrazioni avrebbero dovuto e dovrebbero essere messi regolarmente a disposizione del pubblico
Giugno 2009, il Ministero della Salute informa sulle aree ove vige il divieto di balneazione;
Le potenziali fonti di inquinamento per un’acqua di balneazione possono essere molteplici e possono comportare rischi per la salute dei bagnanti, a causa dell'immissione nell’ambiente di inquinanti di tipo chimico e microbiologico. Gli inquinanti di tipo fisico, chimico e microbiologico presenti nelle acque di balneazione possono determinare nell'uomo patologie di natura infettiva,infiammatoria, allergica e disturbi di vario genere.
Ci hanno levato l’aria, l’acqua e adesso neanche un tuffo per rinfrescarsi.
Ma quanta è la pazienza della gente di questo comprensorio e, soprattutto, cosa rimane della speranza che un domani per i nostri figli le cose cambino in meglio?
La sporca striscia di inquinamento che tutte le mattine si mostra a noi all’orizzonte, sembra ammonirci di prepararsi al peggio.
Giovanni Ghirga
Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)
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