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28 luglio 2009

2009/07/29 "ACERRA COME CIVITAVECCHIA : impianti protetti, popolazioni indifese"Sorgenia, la Puglia e le fole della pubblicità".

Tratto da "Unonotizie "

SUCCEDE IN ITALIA: ACERRA COME CIVITAVECCHIA / impianti protetti, popolazioni indifese

CIVITAVECCHIA - ROMA (UnoNotizie.it)

Acerra e Civitavecchia condividono l'imposizione di un'opera dannosissima per la salute degli abitanti, in un caso l'inceneritore, nell'altro una mega centrale a carbone. La cordata protettiva degli impianti, affinchè entrino in funzione, è la stessa: Berlusconi, i Presidenti di regione e i sindaci.

Opere che avvelenano e uccidono ampi territori entrano in funzione per la complicità senza scrupoli tra i guadagni smisurati di chi inquina e le ambizioni, economiche e di carriera, di chi decide, a tutti i livelli.
L'inceneritore di Acerra e la centrale a carbone di Civitavecchia non hanno le carte in regola per funzionare. Questo spiega l'interesse dell'inquinatore a togliere l'autonomia di agire al controllore per fermare appena possibile l'impianto. Di fronte a dati scientifici inoppugnabili su emissioni e danni, i complici dell'inquinatore tentano di diffondere parole colpevolmente tranquillizzanti: "monitoreremo", "verificheremo se inquina e se inquina la faremo chiudere", "ci sono le centraline e i controlli", "non l'abbiamo voluta noi". Malafede allo stato puro, l'impianto l'ha voluto ognuno di quelli che hanno il dovere di parlare e traggono un vantaggio criminale dal suo funzionamento tacendo.

I controlli ambientali a Civitavecchia ed Acerra dovrebbero essere un presidio di difesa e in condizioni normali non potrebbero far altro che attestare come gli impianti ammazzano, invece a Civitavecchia come ad Acerra, gli Osservatori Ambientali seguono uno stesso diverso tragico destino. Chi inquina non vuole strutture di controllo antagoniste, bensì un controllore già testato.

E così il carbone a Civitavecchia lo presidia tal Dott. Coleine che nel 2003, nonostante una scandalosa Valutazione d'impatto Ambientale dell'Impianto, da consigliere comunale disse Si alla nuova centrale secondo la formula De Sio: "no, no, no e poi si", deliberando a favore del carbone dopo aver sostenuto a lungo e con veemenza la propria contrarietà. E a guardia dell'inceneritore di Acerra c'è tal Dott. Gennaro Volpicelli, già presidente della Commissione di collaudo dell'inceneritore, impianto per sua natura destinato a produrre quantità letali di diossina, sostanza che non riescono ad evitare nella nordica Brescia: figuriamoci cosa accadrà in terra di camorra. Non è un caso che proprio quando stava per essere superato, (34 rilevati contro 35 ammessi) il numero di sforamenti della quantità limite di polveri sottili, ad Acerra è accaduto un fatto ben noto a Civitavecchia: le centraline sono andate fuori uso.

L'Alto Lazio però non ci sta e sta portando avanti controlli autonomi, autofinanziati con il contributo di tanta gente, mirati a sapere cosa si respira, perché nessuno si fida dei finti controllori istituzionali. Conoscere in modo non taroccato la qualità dell'aria può dare risultati immediati per cacciare l'inquinatore e tutti i suoi complici.

Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia

www.cittadiniliberi.blogspot.com
www.nocoketarquinia.splinder.com

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Tratto da "BLOGOSFERE"

Sorgenia, la Puglia e le fole della pubblicità.

Trovo una segnalazione su Facebook che mi piace davvero riportarvi. E' opera del sig. Agostino Di Ciaula, che si definisce

"cittadino della città di Modugno e amministratore delegato della vita di mio figlio". Un ruolo di fondamentale rilevanza, che mi sento di condividere.

Agostino si diverte ad analizzare una pagina pubblicitaria uscita recentemente sulla Gazzetta del Mezzogiorno (qui accanto-cliccate per ingrandire), un annuncio della Sorgenia che parla in termini entusiastici della centrale termoelettrica a ciclo combinato appena aperta proprio a Modugno. I cittadini non devono esserne felicissimi, se si sente il bisogno di pubblicizzare centrali termoelettriche come se fossero SUV.

Eccovi l'analisi di Agostino.

Quello che non è scritto ve lo dico io:


1. Per dichiarazione della stessa Sorgenia il personale della centrale ammonterà a 50 unità a centrale in funzione. La Puglia non vedrà sicuramente modificati i suoi tassi di disoccupazione grazie alla magnanimità di Sorgenia. Sarei inoltre curioso di sapere quale parte della Puglia ha partorito questi fortunati figli, di chiedere loro cosa ne pensano del loro lavoro e cosa si prova a lavorare per chi ha colonizzato e violentato il loro territorio.

2. E' vero che il gas naturale è il "combustibile fossile più pulito", ma "più pulito" non significa affatto NON INQUINANTE! Tra un impatto “minore” ed uno “assente”, qui a Modugno si preferirebbe senza dubbio quest’ultimo, visto che Sorgenia ha avuto il cattivo gusto di costruire la sua centrale "ad altissima efficienza" in uno dei posti più inquinati della Puglia.
"Delle sue emissioni potevamo e dovevamo farne a meno."


3. Il deficit di produzione di energia elettrica non è affare che riguarda la Puglia, che ha già abbondantemente dato, macinando i corpi dei pugliesi: produciamo l'82.2% di energia in più rispetto al fabbisogno regionale (Fonte Terna), con tutto ciò che questo comporta in termini sanitari ed ambientali. Avrebbero potuto costruire la centrale dove veramente ne avevano bisogno, in Regioni come Lombardia e Veneto, dove a causa del deficit energetico le "fiorenti industrie" del nord vivono con l'energia prodotta in regioni meridionali da loro colonizzate, come la Puglia, e sono troppo distanti per condividere con noi sia l'inquinamento prodotto (qui da noi) che i loro benefici economici (lì da loro). Ci sarebbe da chiedersi (putroppo solo in forma retorica) perché non sia stato previsto, nella mente dei legislatori e degli autorizzatori di questi impianti energetici, la conversione a gas di mostri inquinanti come Cerano o la stessa centrale ENEL di Bari, invece della sovrapposizione, a questi, di altre fonti emissive.
"La ovvia risposta si trova nelle leggi del mercato e della speculazione in danno dei cittadini, che ancora una volta si sono dimostrate prioritarie rispetto alla salute pubblica ed al bene comune."


4. La barzelletta più ridicola è quella del rispetto del protocollo di Kyoto. Le centrali alimentate a metano producono ENORMI quantità di CO2. Secondo stime di ARPA Puglia (che non mi sembra una associazione di fanatici ambientalisti) la centrale di Sorgenia produrrà, a regime, tanta CO2 quanta ne produce attualmente l'intera città di Bari: 2187 kt/anno, con buona pace del protocollo di Kyoto. Anche senza Sorgenia, nel 2006 le 38 aziende pugliesi inserite nel Piano nazionale di allocazione (Pna) delle quote di CO2 hanno emesso 45.3 milioni di t di CO2, ossia 6.2 milioni di t in più, pari al 15.96% del limite fissato dalPna, di cui ben il 40.6% relative alla sola provincia di Bari.

Quando Sorgenia scrive "nel pieno rispetto della nostra terra", a quale terra si riferisce? Probabilmente non alla MIA terra, la Puglia.
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28 luglio 2009 Tratto dal "BLOG DEL COMITATO PER TARANTO"

Scrive un operaio del sud

di Giuseppe Oliveri

Dal lontano 1861, unità d’Italia, che la nostra terra, come tutto il meridione, è stata considerata come una colonia; allora dai sogni espansionistici dei Savoia fino ad arrivare agli affaristi senza coscienza né conoscenza dei giorni nostri. Non è certo per negligenza nostra che siamo arretrati in infrastrutture, ricchezza pro-capite e altro, noi che abbiamo “l’arte di arrangiarci” per ogni bisogno, ed è proprio a causa dello stato d’abbandono istituzionale che abbiamo evoluto tale arte, come se non fossimo mai stati veramente italiani, come fossimo la servitù nella dependance della villa d’Italia. E’ triste scrivere questo, ma se nel 2009 sopravviviamo ancora in questa situazione non è solo responsabilità delle mafie, quella è stata una conseguenza all’abbandono in cui versiamo. E cos’hanno pensato questi arrivisti patentati e parentati: di distruggerci definitivamente. Non basta più sfruttarci alla bisogna, ora si è passati allo scoperto; ci regalano una morte lenta e genetica, che ti entra nel DNA, sotto forma di progresso, perché per regalare energia elettrica alle loro imprese, alle loro fabbriche, hanno bisogno di un luogo lontano per sfornare detta energia, egregio esempio di decentralizzazione, e poco importa se popolazioni a volte millenarie, scenari e paesaggi incantevoli, prelibatezze naturali scompariranno poco dopo il loro insediamento. Cosa resterà della nostra Puglia e di tutto il Sud Italia? Quando torno nella nostra terra mi viene un nodo in gola. Piazzeranno sul nostro suolo inceneritori di tutti i tipi e nomenclature per incrociar affari e quindi aver l’appoggio delle mafie locali, col grande business dei rifiuti. C’appesteranno l’aria con sostanze cancerogene che lasceremo come eredità ai nostri figli, deprederanno di ogni marchio di qualità i nostri prodotti, distruggeranno i nostri paesaggi, le nostre carni e i nostri ortaggi che ancora hanno un gusto succulento. Saremo destinati a un futuro d’emigrazione, o per meglio dire a una continuità perché in vero non abbiamo mai smesso di allontanarci malvolentieri dalla nostra terra .... Io ancora ci spero nel riuscire a lavorare e vivere nella mia terra, se avessi la possibilità non ci penserei un attimo, ma non con i presupposti di far diventare la mia terra un inceneritore, e questa vuol’essere un’esortazione ad emergere dalla catalessi e dall’inerzia, si deve lottare contro queste scelte coatte, l’ho faccio anch’io che vivo a 700 chilometri da casa. Facendo eco al direttore: alziamo la Testa, costruiamo un futuro per noi e per i nostri figli, sarebbe meraviglioso non esser più costretti ad emigrare e guardare sempre i nostri splendidi tramonti che preannunciano nuove albe.

Considerazioni di "Uniti per la Salute "

Riportiamo questo articolo perchè molto significativo di una parte dell'Italia stanca di essere considerata di serie B,che dignitosamente si ribella e chiede di essere tutelata e rispettata nei suoi diritti fondamentali e cogliamo l'occasione per girare l' invito a tutti i cittadini ed un’esortazione ad emergere dalla catalessi e dall’inerzia: si deve lottare contro certe...... scelte che penalizzano negativamente i nostri territori ,in Puglia come in Liguria come in ogni altra regione Italiana; ci associamo quindi al suo accorato invito ad alzare la Testa, per costruire un futuro ambientalmente migliore per noi e per i nostri figli.

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