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29 agosto 2009

2009/08/29 Dottor Paolo Franceschi "Ampliamento centrale di Vado Ligure e ....Studio Epidemiologico"

Savona 29.8.09
Riceviamo dal " Dottor Paolo Franceschi
Referente scientifico della commissione Salute e Ambiente dell’ Ordine dei Medici di Savona."

"Ampliamento centrale di Vado Ligure "

Date le notizie che si leggono in questi giorni sui giornali, (cfr. La Stampa di venersì 28 agosto),
“prima di dar inizio ai lavori Tirreno Power dovrà produrre uno studio epidemiologico dell’ ambito territoriale per evidenziare la presenza o meno di patologie correlate agli inquinanti emessi dalla centrale”
è opportuno fare alcune precisazioni.
Che le centrali a carbone siano causa di patologie correlate agli inquinanti emessi è ormai un dato di fatto, appurato scientificamente da un’ ampia serie di studi condotti su ampia scala e pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche del mondo.

Non si capisce perché il caso di Vado debba sfuggire a questo dato di fatto. La richiesta suona un po’ come se si volessero nuove prove scientifiche per confermare che la formula chimica dell’ acqua è H2O: qualunque persona seria si rifiuterebbe di prendere in considerazione una simile richiesta.
Contestiamo pertanto che sia necessario un nuovo studio epidemiologico per stabilire la pericolosità derivante per la salute da parte della centrale a carbone, che riteniamo un dato acquisito. Ne deriva che riteniamo vi siano già sufficienti elementi per escludere l’ ampliamento della centrale e per richiedere la chiusura dei gruppi a carbone attualmente funzionante, onde arrestare un danno all’ ambiente e alla salute che si sta perpetrando da 40 anni.

Concordiamo invece sull’ utilità di uno studio epidemiologico purchè corretto, allo scopo di verificare la portata dei danni alla salute indotti dalla centrale a carbone.

Ma su questo aspetto bisogna fare molta attenzione, perché non tutti gli studi epidemiologici sono adatti a questo scopo. In particolare non sono adatti studi come quelli di mortalità generale e per causa condotti dall’ IST di Genova da un equipe di biologi e sociologi, non comprendente nemmeno un medico, nei periodi ’88 -’98 e ’99 – 2004 in provincia di Savona, in quanto studi di epidemiologia osservazionale. Questo genere di studi non può fornire dati adeguati, perché viziato da quello che gli epidemiologi chiamano sinergismo anti-evidenza.
In particolare negli studi menzionati dell’ IST :
a. si ritiene che i soggetti siano tutti egualmente esposti e non si considerano le differenze qualitative e quantitative dell’esposizione a cui può derivare un corrispondente effetto qualitativo e quantitativo di patologie nella popolazione
si analizzano solo dati di mortalità invece che incidenza, ricoveri, sintomi reversibili, biomarkers di effetto, abortività

si enfatizza l’assenza di significatività statistica pur in presenza di rischi superiori all’atteso,
La rassicurazione non è basata su prove e non si considerano il principio di Precauzione e di Prevenzione.
Studi di questo tipo spesso vengono utilizzati quando, per qualche conflitto di interessi, si voglia minimizzare l’ impatto di un certo tipo di rischio.
Al contrario uno studio epidemiologico serio dovrebbe integrare una serie di dati che almeno comprenda:
Un registro delle emissioni
La misurazione delle immissioni sul territorio in modo da poter individuare aree con diversi livelli di inquinamento (bassa, media, alta esposizione).
Attribuzione del rischio verificando cioè il rischio attribuibile a diversi livelli di esposizione.
Non è pertanto accettabile la predisposizione di alcun tipo di studio epidemiologico senza il preventivo coinvolgimento dell’ Ordine dei Medici di Savona, quale garante nei confronti della cittadinanza della corretta scelta di metodologie e modalità.

Dottor Paolo Franceschi
Referente scientifico della commissione Salute e Ambiente dell’ Ordine dei Medici di Savona.

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Tratto da Ivg
Centrale di Vado:
Ordine del giorno in Provincia dell’Idv

Provincia. Ordine del giorno del consigliere provinciale dell’Italia dei Valori Marco Caviglione in merito all’ampliamento della Centrale di Vado Ligure secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale. Il consigliere dell’Idv chiede alla giunta di Palazzo Nervi e al presidente Angelo Vaccarezza di assumere una posizione di contrarietà rispetto al progetto di potenziamento presentato da Tirreno Power.
Inoltre impegna l’amministrazione provinciale ad attiviare i ricorsi necessari a bloccare l’iter di ampliamento.

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