Tratto da IL SECOLO IX
«Analisi addomesticate» all’Arpal. Burlando “indaga”
30 aprile 2010Sono due i filoni principali nell’ inchiesta. Il primo riguarderebbe l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio e omesso controllo da parte dell’Arpal per agevolare alcuni soggetti privati. La seconda tranche riguarderebbe invece l’ipotesi di reato di turbativa d’asta e corruzione per le forniture di beni e servizi all’agenzia stessa. Secondo alcune indiscrezioni, alcuni dirigenti dell’Arpal suggerivano ad altre aziende private come fare i prelievi in modo tale che questi risultassero più favorevoli. In altri casi, secondo le accuse, venivano presentate in procura denunce fumose, non chiare, che potevano depistare gli investigatori. L’inchiesta è partita da un rapporto dei Carabinieri del Noe, il nucleo che si occupa della tutela del territorio e ambiente, un rapporto contenente 23 spunti investigativi da cui sono partiti i due filoni principali dell’inchiesta.
RIFONDAZIONE: BURLANDO SOSTITUISCA GLI INDAGATI
Il consigliere comunale di Genova di Rifondazione comunista, Antonio Bruno, chiede la rimozione immediata dei dirigenti Arpal: «Spero - dice - che tutto si risolva in equivoci e fraintendimenti, ma l’inchiesta sembra dare ragione a molte denunce che avevamo raccolto da parte di cittadini e comitati su una certa “moderazione” dell’Arpal verso situazioni di inquinamento che, invece, erano percepiti dalla popolazione molto superiori a quelli certificati a posteriori.
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