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29 novembre 2010

I)La risposta di P. Franceschi a F.Rossello e L. Di Tullio"2)Jo Leinen: Serve Corte penale su crimini ambientali


Tratto da Savona e Ponente

La risposta di P. Franceschi a F.Rossello e L. Di Tullio

da PAOLO FRANCESCHI – Le recenti dichiarazioni di noti esponenti politici e sindacali locali a favore degli investimenti per l’ ampliamento della centrale a carbone e della piattaforma Maersk devono indurre ad una riflessione un poco più profonda sul perché non tutti gli investimenti possano essere considerati desiderabili per un territorio, la provincia di Savona in questo caso.
I destini di un territorio e di una popolazione dipendono in buona parte dalle scelte operate da chi ne ha il potere.
Spesso il vero potere sta nel capitale, a dimostrazione della preminenza dell’ economia sulla politica.
Gli obiettivi del capitale sono notoriamente quelli di aumentare a dismisura, senza curarsi troppo spesso di eventuali “effetti collaterali” sui singoli individui che compongono una comunità.

Una centrale a carbone è molto redditizia perché il costo del combustibile che utilizza è molto a buon prezzo. La stessa quantità di energia viene prodotta a costi più bassi e questo consente di massimizzare i profitti. Ma c’è un rovescio della medaglia.
Bruciare carbone comporta infatti enormi costi in termini di danni alla salute, alle abitazioni, agli edifici pubblici e ai monumenti, alle altre attività produttive come il turismo e l’agricoltura....

Secondo Externe i danni totali in termini sanitari ammonterebbero a quasi trenta milioni di Euro all’ anno, mentre i danni totali supererebbero ampiamente i cento milioni di euro all’ anno, se si aggiungono anche i costi per l’ eccesso di emissioni di CO2.

Quindi ecco la dimostrazione che investimenti che apparentemente dovrebbero arricchire una comunità, in realtà la impoveriscono.
Quel fiume di denaro infatti si trasformerebbe in enormi profitti per pochi e in danni ingentissimi per la società che andrebbero in qualche modo a parassitare.

I risultati di scelte simili sono in realtà sotto gli occhi di tutti e sono testimoniati dal continuo e progressivo degrado del sistema produttivo, dall’aumento delle patologie, dall’ aumento del traffico veicolare, in una parola dal peggioramento della qualità della vita, che si accompagna alla perdita di posti di lavoro in attività molto più adatte ad un territorio dal clima mite, incredibilmente bello, come il nostro, soleggiato e ventoso, molto più adatto ad attività a basso impiego di territorio, di cui siamo terribilmente carenti, ma ad alta intensità di mano d’opera, come il turismo, l’ arte, il piccolo artigianato, la nautica, l’ agricoltura biologica e di nicchia, la cultura, la piccola industria manifatturiera.

Entrerebbero a buona ragione in questo settore la raccolta differenziata dei rifiuti con riciclo e recupero totale della materia, che non preveda combustione, la progettazione, la produzione l’ installazione e l’ utilizzo di infrastrutture per la produzione di energia pulita e rinnovabile.

Leggi l'articolo integrale

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GUARDANDO LA CARTINA DELL' INQUINAMENTO IN LIGURIA
CI SORGE UN DUBBIO.........

Forse se aumentiamo l'area ROSSO ARANCIO CI DANNO un PREMIO ?
PREMIO FEDELTA' al CARBONE.......
SAVONA-GENOVA- LA SPEZIA

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Tratto da Virgilio.it

Jo Leinen: Serve Corte penale su crimini ambientali

Presidente Commissione Ambiente del Parlamento europeo


"Occorre istituire una Corte penale internazionale sui crimini ambientali". Lo chiede Jo Leinen, presidente commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo, in un video-intervento diffuso durante il convegno "Il ruolo dei media nei cambiamenti ambientali: paure globali, speranze globali" organizzato da Rainews a Venezia. "
Questa Corte Internazionale", ha spiegato Leinen, "dovrebbe essere concepita come una istituzione simile alla Corte Penale Internazionale per i Crimini contro l'Umanità e dovrebbe essere la suprema autorità in merito ai temi ambientali".

Secondo il presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo "tutti i cittadini del mondo devono avere diritti per difendersi da governi e industrie che stanno distruggendo la base dell'esistenza e della sopravvivenza delle specie umana.

Se ci ricordiamo l'esempio di Bopahl, dove le persone coinvolte non hanno potuto avere la possibilità di difendersi come avrebbero meritato, la necessità di una Corte Penale Internazionale diventa ancora più chiara".

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