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17 gennaio 2011

1)Bruxelles intende aiutare gli Stati membri a mettersi in regola sulla qualità dell'aria. 2)SONIA ALFANO:Centrali a carbone? No, grazie!

Tratto da Greenreport
Qualità dell'aria:Bruxelles intende aiutare gli Stati membri a mettersi in regola

FIRENZE. Bruxelles intende aiutare tutti gli stati membri a mettersi in regola con gli standard stabiliti a livello europeo sulla qualità dell'aria. Come è facile intuire non si tratta solo di una questione di rispondere ad adempimenti burocratici, ma in sintesi, di proteggere la salute dei cittadini. Le intenzioni della Commissione sono state esplicitate da Janez Potocnik, commissario Ue all'Ambiente, al termine di un dibattito con il collegio dei commissari sulla qualità dell'aria.

«Migliorare la qualità dell'aria è una necessità urgente ed una responsabilità di tutti che richiede i nostri sforzi congiunti- ha dichiarato Potocnik- La necessità di rinnovare le politiche per la qualità dell'aria è stata condivisa, compreso la revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione».

La Direttiva europea Nec del 2009, stabilisce limiti per le emissioni di quattro principali inquinanti atmosferici: biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili non metanici (Nmcov) e ammoniaca (NH3). Queste sostanze inquinanti producono danni sia per la salute umana che per l'ambiente contribuendo alla formazione di ozono e di particolato nonché ai processi di acidificazione ed eutrofizzazione.

Leggi l'articolo integrale

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Tratto da SoniaAlfano.it

Di seguito il testo dell' intervento di Sonia Alfano
a Strasburgo al Parlamento Europeo

Ho letto con attenzione la relazione e la valuto positivamente nel suo complesso. Sono rimasta però parecchio perplessa su una serie di riferimenti al futuro del carbone nella strategia energetica europea. In particolare il paragrafo 52 quando si chiede alla Commissione di elaborare disposizioni di legge per facilitare la costruzioni delle centrali elettriche a carbone. Negli USA ormai già da alcuni anni si è avviato un movimento politico e di cittadini che ha di fatto portato ad una sorta di moratoria nella costruzione di centrali a carbone. Alla base di questa decisione, oltre alle emissioni di CO2, vi è il problema della gestione delle ceneri che contengono molte sostanze tossiche. Quindi non condivido affatto la difesa delle centrali a carbone e ricordo che il cosiddetto “carbone pulito” in molti casi è più uno slogan che una realtà.Ho sentito inoltre alcuni colleghi difendere il nucleare a spada tratta, sia a livello di costi che di sicurezza. Chi dice così, purtroppo, non sa di cosa parla. Le alternative esistono, sono le rinnovabili, quelle vere e l’Unione Europea deve programmare il suo percorso per il prossimo decennio in quella direzione.

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