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02 aprile 2012

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE:nuovo formulario per la relazione su prevenzione inquinamento

Tratto da Green Report

In Italia, nuovo formulario per la relazione su prevenzione inquinamento


[ 2 aprile 2012 ]
 di Eleonora Santucci
Arriva in Italia il nuovo formulario per le relazioni concernenti l'applicazione della direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di sabato il relativo decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che va a sostituire quello del 24 luglio 2009 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 6 ottobre 2009 n. 232) per adeguarsi alle disposizioni europee.

Gazzetta n. 77 del 31 marzo 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 15 marzo 2012
Approvazione del formulario per la comunicazione relativa all'applicazione dell'articolo 29-terdecies, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in attuazione della direttiva 2008/01/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.Collegamento alla gazzetta ufficiale QUI

Sono destinatarie del formulario, le Autorità che nel periodo di riferimento della comunicazione, sono state competenti al rilascio di autorizzazione integrata ambientale (Aia) ovvero sono state competenti al rilascio di provvedimenti che, a qualunque titolo, consentono l'esercizio degli impianti.
La comunicazione deve essere trasmessa dalle Autorità competenti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ogni tre anni, entro il 30 aprile. La prima comunicazione deve pervenire entro il 30 aprile 2012, o (se successiva) entro la scadenza di 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, e deve riferirsi al periodo compreso tra il primo gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011.
Inoltre le Autorità competenti al rilascio, al rinnovo o all'adeguamento di autorizzazioni ambientali da sostituire con l'autorizzazione integrata ambientale, rendono disponibili alle Autorità competenti
i dati necessari.
La direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento - prevista nel 1996 e poi codificata nel 2001 per ragioni di razionalità e di chiarezza (la direttiva originale è stata modificata in modo sostanziale e a più riprese) prevede misure intese a evitare oppure, qualora non sia possibile, a ridurre le emissioni di determinate attività industriali nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti. Fra tali misure compare anche l'Aia ossia l'autorizzazione integrata ambientale.
Comunque, il legislatore europeo prevede che ogni tre anni gli Stati membri comunicano alla Commissione informazioni sull'applicazione della direttiva nel contesto di una relazione.
........Leggi tutto



Riportiamo    sempre da  Greenreport 
l'articolo del 31 marzo  2011
Inquinamento industriale, dall'Ue una nuova condanna per l'Italia: 

"Ricordiamo che l'Italia, con l'adozione del decreto legge 180/2007 ha prorogato al 31 marzo 2008 il termine per l'adeguamento degli impianti esistenti alle disposizioni della direttiva Ippc e ha previsto, in caso di inadempienza delle autorità competenti, l'attivazione urgente del potere sostitutivo dello Stato.
La direttiva Ippc (2008/1/CE) ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente da un'ampia gamma di attività industriali (allegato I) ed è diretta a conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
Tra i vari obblighi che l'Unione ha imposto agli Stati membri compare il rilascio dell'autorizzazione integrale ambientale, finalizzato al conseguimento di un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso. Così come compare pure il riesame delle autorizzazioni preesistenti."

E in una nota Legambiente commenta così la condanna: «E' ineccepibile. In Italia, infatti, ci sono tuttora grandi impianti industriali che continuano ad emettere inquinanti in aria, acqua e suolo e ad operare al di fuori delle regole decise a livello comunitario». 

Legambiente: «L’Italia concluda le procedure di autorizzazione per gli impianti»

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