ICEF: Corte Internazionale per reati contro l’ambiente.
Spingere gli Stati alla creazione di un organismo internazionale che vigili sui reati contro l’ambiente. Questo l’obiettivo che si è posto l’ICEF
(International Court of the Environment) durante il convegno “Il ruolo
dell’Italia per Rio+20″, che punta ad un ruolo primario del nostro Paese
nella battaglia per l’istituzione di una Corte Internazionale per i crimini ambientali.
Un organismo che abbia a disposizione gli strumenti per tutelare l’ambiente
non soltanto rispetto ai crimini di cui è oggetto, ma anche per
intervenire e sanzionare le eventuali inadempienze degli Stati. Che
sappia agire all’interno della giurisdizione ONU, come sostiene il
direttore dell’ICEF e presidente onorario aggiunto della Corte di
Cassazione Amedeo Postiglione:
Con tutta probabilità – spiega Amedeo Postiglione, direttore dell’Icef e presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione – dopo Rio de Janeiro l’Unep (il programma delle Nazioni unite per l’ambiente) si trasformerà in qualcosa che potremmo chiamare Onue, dove la ‘e’ sta per environment, un’agenzia Onu per l’ambiente con poteri e rappresentanza adeguati.
Un progetto al momento ostacolato dai troppi interessi economici,
spesso prevalenti rispetto alle pur stringenti necessità ambientali:
La realtà economica al momento è ancora più forte di quella ambientale. Società e istituzioni sono fortemente condizionate da parte di potentati economici, multinazionali e finanza internazionale, e molti Stati sull’argomento sono negligenti. Tutti si affliggono per i disastri ambientali, ma a che serve affliggersi solamente? Quando il disastro ha una rilevanza che va oltre la giurisdizione nazionale dei singoli Paesi incontra un vuoto normativo, che è possibile e doveroso venga occupato da una Corte internazionale dell’ambiente.
Corte Internazionale dell’Ambiente che dovrà essere uno dei punti chiave del prossimo vertice di Rio+20 e che secondo l’ICEF dovrà vedere l’Italia protagonista attiva della sua discussione:
Il nostro obiettivo – continua Postiglione – è quello di far esprimere ad autorevoli esponenti delle istituzioni nazionali e locali la loro opinione sull’argomento, così da costruire una ‘massa critica’ che faccia pressione sul governo italiano in vista dei lavori di Rio. Esistono emergenze che i singoli Paesi non posso affrontare da soli, e l’ambiente è una di queste. Per questo c’è la necessità di creare meccanismi permanenti e specifici, sia di tipo amministrativo che giudiziario.
Fonte: La Repubblica
Tratto da La Repubblica
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Tratto da La Repubblica
Il Vaticano chiede una ‘governance internazionale dell’ambiente’,
Lo Stato Pontificio suggerisce l’istituzione di una Corte Internazionale che garantisca sugli impegni assunti dai vari Stati nei confronti dell’ambiente
(Rinnovabili.it) – “Una corte internazionale per i crimini contro l’ambiente” – è questa la proposta suggerita da Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, intervenuto ieri a Roma al seminario promosso dall’Icef dal titolo “Il ruolo dell'Italia per Rio+20 e per il dopo Rio”.
Le ultime posizioni del Vaticano, in vista della prossima Conferenza
delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro (20-22 giugno), manifestano in
particolare l’esigenza di istituire “una governance internazionale
dell’ambiente da raggiungere attraverso la creazione di un’autorità
politica mondiale e attraverso una riforma dell’Unep (United Nations
Environment Programme) e della stessa Onu che, per come è concepita
oggi, non è organizzata in termini pienamente democratici”.
“Per raggiungere l’obiettivo – ha sottolineato mons. Toso – occorre
superare la concezione meramente mercantile della gestione di beni quali
l’acqua e l’energia. Ma le attuali strutture internazionali appaiono
drammaticamente insufficienti”. Da qui l’urgenza, per la Santa Sede,
di promuovere la realizzazione di una Corte di giustizia internazionale,
che monitori costantemente gli impegni assunti o i crimini commessi dai
vari Stati nei confronti dell’ambiente, da considerarsi ormai come un “bene comune mondiale”.
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