Tratto da Ecoalfabeta
ENEL contro Greenpeace, incredibile boomerang mediatico
La notizia sembra quasi incredibile: ENEL si è rivolta al tribunale per fermare la campagna di Greenpeace contro le centrali a carbone. ENEL chiede di condannare l'associazione ambientalista ad una multa di 10000 € per ogni giorno di prosecuzione della campagna e di 1000 € per ogni attivista che dovesse continuare questa attività.
E' un grave atto di intimidazione da parte dei
"Padroni del vapore" nei confronti di cittadini che stanno tentando di
rendere il nostro mondo un po' meno peggiore.
Naturalmente Greenpeace non si farà intimidire e questa mossa potrebbe tradursi in un vero e proprio boomerang mediatico per l'antiquato ente energetico italiano.Se prima circolava soprattutto tra gli addetti ai lavori, ora la campagna contro il carbone si trova su tutti i giornali e molte più persone ne parlano. Il fatto che Golia-ENEL (70 miliardi di € di fatturato) voglia colpire Davide-Greenpeace (58 mila soci), si ritorcerà contro la multinazionale, il cui presidente Giovanni Mancini guadagna la bellezza di 4,5 milioni di € all'anno dalle nostre bollette.
Le vecchie centrali a carbone di ENEL producono 26 Mt di CO2 all'anno, circa il 6% delle emissioni italiane. La situazione in quest'ultimo anno è peggiorata, perchè mentre le emissioni italiane tra il 2010 e il 2011 sono calate del 2,6%, il consumo di carbone nella penisola è aumentato del 7,9%.
Le centrali a carbone emettono decine di sostanze inquinanti e polveri sottili che causano ogni anno nei paesi industrializzati decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di attacchi cardiaci e di asma (vedi Toll from Coal). In un paese in rapido sviluppo come la Cina, dove le regolamentazioni ambientali lasciano molto a desiderare, si stima che ci siano almeno 400000 morti premature ogni anno causate dalle centrali a carbone......
Tratto da Ecoalfabeta
Il carbone fa male ai bambini
Lo sviluppo industriale ha fatto un passo avanti, poichè non guarda in faccia nessuno e consegna i prodotti di combustione del carbone (tra cui nanoparticelle e PAH, idrocarburi policiclici aromatici) a tutti i bambini, buoni o cattivi che siano.
Da parte loro i bambini farebbero volentieri a meno di questi regali, dal momento che rubano il loro bene più prezioso: la salute.
Un gruppo di ricercatori di università cinesi e americane ha studiato l'effetto della presenza di una centrale a carbone sullo sviluppo di 217 neonati, le cui madri (non fumatrici) vivono a meno di 2 km dall'impianto. 110 di questi bambini sono nati nel 2002, prima della chiusura della vecchia centrale, mentre altri 107 sono nati nel 2005, dopo la sua chiusura. Tutti sono stati sottoposti al test di Gesell per la valutazione dei ritardi nello sviluppo.
I risultati (grafico qui sopra) sono piuttosto impressionanti. I bambini sottoposti all'inquinamento della centrale hanno il triplo di probabilità di presentare ritardi nello sviluppo generale e nelle abilità motorie e sociali. Presentavano inoltre peso, altezza e circonferenza craniale significativamente minori della media . Durante il periodo di funzionamento della centrale, la concentrazione di PAH era 3,5 volte superiore.
Questo è il lato oscuro e avvelenato della crescita economica.
I cantori dello sviluppo
obietteranno che la centrale di Tongliang era vecchia e fumosa, mentre
le nostre centrali sono naturalmente "pulite". A quando allora uno studio epidemiologico simile per i neonati nei presso delle centrali italiane? (inceneritori compresi, naturalmente).
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