COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

30 agosto 2013

PASSEGGINO ROSSO : Studio dello IER stabilisce l’impatto negativo sulla salute delle principali centrali a carbone europee

Come madri non vogliamo che i nostri figli perdano ANNI DI VITA, la stessa vita che noi gli abbiamo donato, per produrre energia elettrica e profitti enormi per le aziende.

E’ stato pubblicato in aprile un importante studio condotto in Germania dall‘Institute for Energy Economics and the Rational Use of Energy (IER) dell’Università di Stuttgart in cui viene effettuata una stima dei rischi per la salute causati dalle emissioni di inquinanti da parte delle centrali a carbone in Europa.

Lo studio è stato condotto sulla base dei dati forniti da GREENPEACE (Myllyvirta 2013) e sono state prese in considerazione le polveri sottili (PM10, PM2.5) e gli inquinanti gassosi SO2, NOx e COVNM. Il metodo utilizzato per stimare i rischi per la salute è stato sviluppato da IER in collaborazione con altri partner europei nel corso di una serie di progetti (progetti ExternE), finanziati dall’Unione Europea (Commissione Europea 2005), (Friedrich e Preiss 2012).

Sono state considerate centrali a carbone sia in funzionamento che in progettazione o in fase di costruzione e, per ognuna di esse è stata calcolata ed espressa come ‘anni di vita persi’ (YOLL) la riduzione dell’aspettativa di vita nella popolazione. Sono state calcolate anche le ‘giornate lavorative perse’ (WLD) a causa di morbilità causata da queste emissioni.

Per i 311 impianti in esercizio, i dati relativi al 2010 sono stati ricavati da Greenpeace dal database dell’Agenzia europea dell’ambiente (http://prtr.ec.europa.eu). Inoltre, Greenpeace ha stimato i dati sulle emissioni di 111 siti in Europa, dove le centrali sono in costruzione, approvate, in attesa di approvazione o si erano connesse alla rete nel 2012 o successivamente.


Le seguenti tabelle mostrano una stima quantitativa di questi danni riguardo alla ridotta aspettativa della durata di vita causata dalle emissioni di inquinanti atmosferici (principalmente SO2, NOx e polveri sottili, cioè PM2.5 e PM10) da parte delle centrali elettriche a carbone per 27 paesi dell’UE.
Schermata2

I numeri che leggiamo sono spaventosi, come terribili sono anche le conclusioni dello studio che dichiarano in modo inequivocabile che “le centrali elettriche a carbone in Europa forniscono circa il 20% della produzione annuale di elettricità, ma causano anche un notevole impatto negativo sulla salute”.

 Immagine tratta da facebook del Medico Isde G.Ghirga
 Gli scienziati ammoniscono che “questi rischi per la salute devono essere presi in considerazione quando si prendono decisioni circa il sistema di generazione dell’energia elettrica, che dovrebbero considerare prima di tutto le conseguenze per la salute umana qui stimate, ma anche altri criteri come le emissioni di gas a effetto serra, i costi e la disponibilità delle risorse, la sicurezza degli approvvigionamenti, lo sviluppo tecnologico e i costi per la produzione di energia elettrica attuale e futura.”
GREENPEACE:COME CI AMMALIAMO DI CARBONE

Francamente ci sembra che il grido di questi uomini di Scienza sia stato vano, in quanto completamente inascoltato!  

Come madri non vogliamo che i nostri figli perdano ANNI DI VITA, la stessa vita che noi gli abbiamo donato, per produrre energia elettrica e profitti enormi per le aziende. Non vogliamo che ne perdano neanche un’ora, neanche un secondo. 

Per questo motivo pretendiamo che si faccia immediatamente qualcosa per uscire dall’era del carbone a Brindisi, cominciando a programmare seriamente quantomeno una riconversione a gas della centrale Federico II e a realizzare la tanto attesa chiusura dell’Edipower.
 Non sono i nostri figli a dover pagare con la vita. 

Questi i valori che riguardano in particolare le centrali Federico II di Cerano e Edipower di Brindisi. 
Adesso sapete quanti anni di vita persi si prevedono! Tocca a noi farsi sentire!
Schermata5 Schermata4

Qui è possibile visualizzare l’intero studio:

 Leggi anche Greenpeace:le centrali a carbone Killer-silenziosi

GREENPEACE:LE CENTRALI A CARBONE KILLER SILENZIOSI - See more at: http://unitiperlasalute.blogspot.it/2013/06/greenpeacele-centrali-carbone-killer.html#sthash.Vv3wwrvt.dpuf

Nessun commento: