Tratto da Facebook del Medico Isde Giovanni Ghirga
Da
anni ISDE grida che i livelli attuali degli inquinanti non sono
sufficienti a proteggere la salute. L'esposizione a lungo termine
all'inquinamento atmosferico è fortemente legata al rischio di attacchi
cardiaci e di angina. Ciò accade anche se i livelli di "veleni"
nell'aria sono al di sotto degli attuali limiti europei.
Questo è
l'allarmante risultato di una ricerca condotta presso il Dipartimento
di Epidemiologia dell'Ssr Lazio di Roma e pubblicata su 'Bmj.com'. I
risultati del lavoro, cui hanno collaborato studiosi internazionali,
spingono a ripensare al ribasso i limiti Ue per l'inquinamento
atmosferico.
Roma, 22 gen. (Adnkronos Salute) - Vivere nello smog fa
male al cuore. L'esposizione a lungo termine all'inquinamento
atmosferico è fortemente legata al rischio di attacchi cardiaci e di
angina.......
Si stima che il
particolato, le famigerate polveri sottili, provochi 3,2 milioni di
morti nel mondo ogni anno, ma l'associazione tra esposizione a lungo
termine all'inquinamento e incidenza di eventi coronarici rimane
controversa. Nell'Unione europea il limite annuale per le particelle con
un diametro di 2,5 micron o meno (Pm 2,5) è di 25 micron/m3, di gran
lunga superiore a quello adottato negli Stati Uniti (12 micron/m3). Già
uno studio pubblicato l'anno scorso ha scoperto che le concentrazioni di
Pm 2,5 nel corso di un periodo di cinque anni a Pechino hanno superato
di oltre 10 volte il valore guida di qualità dell'aria
dell'Organizzazione mondiale della sanità (10 micron/m3).
Così un
team internazionale di ricercatori ha voluto capire gli effetti
dell'esposizione a lungo termine ai 'veleni' nell'aria sugli eventi
coronarici acuti (infarto e angina instabile) in 11 coorti che
partecipano alla studio europeo sugli effetti dell'inquinamento
atmosferico. La ricerca firmata dal gruppo di Giulia Cesaroni ha
coinvolto oltre 100.000 persone senza una storia di malattia cardiaca,
arruolate dal 1997 al 2007 e seguite per una media di 11,5 anni. Modelli
matematici sono stati usati per stimare le concentrazioni di
inquinamento atmosferico da polveri sottili nella zona in cui viveva
ogni partecipante. Una sorta di 'mappa dello smog' personalizzata, che
ha permesso di valutare con precisione la qualità di aria avvelenata
respirata da ogni soggetto in oltre un decennio. In tutto 5.157 persone
hanno subito eventi coronarici durante il periodo di follow-up.
Dopo aver tenuto conto di diversi altri fattori di rischio, tra cui
altre malattie, fumo e caratteristiche socio-economiche delle persone
sotto osservazione, i ricercatori hanno calcolato che un aumento di 5
micron/m3 di Pm 2,5 era associato a un +13% del rischio di eventi
coronarici, mentre con un aumento di 10 micron/m3 di Pm 10 il pericolo
saliva del 12%. Soprattutto, lo studio sottolinea che sono state
rilevate associazioni al di sotto dell'attuale limite europeo annuale di
25 micron/m3 per il Pm 2,5 e al di sotto di 40 micron/m3 per il Pm 10,
mentre non sono state trovate significative con altre sostanze
inquinanti.
"Il nostro studio suggerisce un'associazione tra
l'esposizione a lungo termine al particolato e l'incidenza di eventi
coronarici", dicono gli autori, sottolineando che queste associazioni
sono rimaste valide anche con esposizioni al di sotto dei limiti europei
attuali. Insomma, il peso delle malattie attribuibili al particolato
nell'aria del Vecchio continente "potrebbe essere sottostimato, se si
considerano solo stime di mortalità". I risultati di questo studio
"supportano l'abbassamento dei limiti europei per il particolato
atmosferico, per proteggere adeguatamente la salute pubblica",
concludono gli autori.
Questo studio "ha una rilevanza specifica
per la gestione della qualità dell'aria in Europa", dicono Michael
Brauer e John Mancini dell'University of British Columbia, in un
editoriale di accompagnamento. L'inquinamento, secondo gli esperti, si
conferma una minaccia non solo per il respiro. "Ecco perché - avvertono -
occorrono più stringenti standard di qualità dell'aria per ridurre al
minimo la mortalità e le malattie cardiovascolari".
Paolo Ghirga
UNITI PER LA SALUTE E' UNA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV APARTITICA, PERSEGUE FINI DI SOLIDARIETA' SOCIALE, CIVILE E CULTURALE: PROMUOVE E SOSTIENE INIZIATIVE,INTERVENTI, INFORMAZIONI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DI VITA E DI SALUTE DEI CITTADINI DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI SAVONA. "UNITI PER LA SALUTE ODV" Via De Litta 3/1 VALLEGGIA (Savona) C.F:92084220091 Tel 3713993698
COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.
QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento