Tratto da Bologna.ogginotizie.it
Vernasca - Genitori a preside:"se si bruceranno rifiuti, i nostri figli non verranno a scuola".
Vernasca - 06 Maggio 2015 - Una lettera inviata dai genitori al preside della scuola per avvisarlo che se non provvederanno a bloccare l'inquinamento ambientale, causato dal cementificio Buzzi Unicem situato a pochi km dalla scuola, nessuno dei loro figli si iscriverà per il primo anno. Richiesta che potrebbe sembrare pretenziosa, ma con la salute non si scherza e la preoccupazione dei genitori è più che giustificata.Tutto ha avuto inizio con un geniale decreto dell'allora governo Monti: sulla proposta del ministero dell'Ambiene Clini, è stato possibile trasformare i rifiuti urbani in combustibile per poterli bruciare nei cementifici. Una questione spinosa che da oltre un anno sta tenendo tutta la Valdarda in trepidazione, e che ha visto studi approfonditi sull'impatto ambientale e sulla salute da parte dei comuni della zona.
E così, i genitori di Vernasca si sono trovati da un giorno all'altro il già citato cementificio Buzzi-Unicem a meno di un km dalla scuola dove portavano i loro figli, pronto a bruciare anche l'inquinante carbonNext. Informati da vari incontri e comitati, i genitori hanno deciso di scrivere direttamente all'istituto due lettere, una con richiesta di chiarimenti, l'altra, scritta dopo aver più ampiamente compreso il problema, più decisa e consapevole, in cui minacciavano di non portare più i figli a scuola.
La questione è particolarmente complessa e verrà discussa il 12 Maggio alle 21:00 presso il Cinema Capitol a Fiorenzuola d'Arda. I relatori saranno il dottor Giuseppe Miserotti, vice presidente I.S.D.E. Italia ed ec presidente dell'Ordine dei Medici di Piacenza, che fornirà i dati inerenti i rischi sanitari connessi all'inquinamento atmosferico a seguito della combustione dei rifiuti. La guerra per il futuro delle nuove generazioni quindi, continua.
Nessun commento:
Posta un commento