Il senato Usa boccia il trattato Tpp del Pacifico.
A rischio anche il Ttpi con l’Ue?
I democratici contro il "fast track" di Obama: troppe trattative segrete e favori alle multinazionali
Il Senato statunitense ha votato contro l’inizio del dibattito sul “Wyden-Hatch-Ryan trade promotion authority bill”, più conosciuto come “fast track” che avrebbe dato al presidente Barack Obama l’autorità per istituire una “corsia preferenziale” per mandare avanti il trattato Tpp, un accordo commerciale tra Stati Uniti ed altri 11 Paesi del Pacific Ring: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. Il Tpp creerebbe una zona di libero scambio che coprirebbe il 40% dell’economia mondiale, diventando così il più grande accordo commerciale ...........
Il voto procedurale si è risolto con 52 favorevoli e 45 contrari, ma ci volevano almeno 60 “ayes” per permettere di avviare la discussione in Senato sul “fast track” e il raggiungimento di questa soglia mette non solo in pericolo il futuro dell’accordo commerciale Tpp per il Pacifico, ma anche il contestato Ttpi (Transatlantic Trade and Investment Partnership) con l’Unione europea che sta sollevando le stesse critiche e perplessità da parte di sindacati, ambientalisti, consumatori.
Inoltre Obama ha un grosso problema: la bocciatura non è venuta dai repubblicani ma dai democratici, che si sono fatti interpreti del grande movimento di opinione contro il nuovi trattati commerciali internazionali e che hanno fatto proprie le grosse perplessità delle maggiori associazioni ambientaliste. Tra queste ultime c’è anche Sierra Club ed infatti è proprio, Ilana Solomon, la responsabile Trade Program della più influente associazione ambientalista Usa, a dichiararsi per prima soddisfatta di quello che è successo in Senato: «Nonostante dovesse far fronte alle intense pressioni dei grandi inquinatori e da altre corporations per far passare uno spericolato accordo commerciale, il Senato si è levato a favore delle nostre aria, acqua, terra e democrazia Il voto odierno è un segnale positivo che il Congresso sta perdendo il suo appetito per affrettare i voti sul commercio che avrebbero minacciato i lavoratori, le comunità e l’ambiente. Le organizzazioni ed i cittadini che si battono per proteggere le nostre comunità e il nostro pianeta useranno questo slancio per continuare a sollecitare i nostri membri del Congresso a resistere contro il fast track ed a battersi per le famiglie americane».
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