Tratto da Rinnovabili.it
OMS: i cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza sanitaria
(Rinnovabili.it) – L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana è una delle tematiche rimasta stranamente assente dal dibattito internazionale.
Ma a poco meno di una settimana dall’avvio della COP21 di Parigi l’Organizziazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce un quadro allarmante: tra il 2030 e il 2050, gli effetti del surriscaldamento globale provocheranno oltre 250.000 morti in tutto il mondo. Un numero troppo alto per non essere preso in considerazione dal tavolo dei negoziati UNFCCC. Già 2012, l’OMS aveva rilasciato delle stime preoccupanti, rivelando come le emissioni antropiche stiano decimando 7 milioni di persone l’anno e facendo dell’inquinamento dell’aria il più grande rischio per la salute umana.
Il problema però non sono solo i contaminanti atmosferici. La progressiva crescita della temperatura globale e gli eventi meteorologi estremi stanno aumentando progressivamente il tasso di mortalità legato al cambiamento climatico.
La prima conseguenza in assoluto è rappresentata dalle epidemie trasmesse da vettori, oggi in piena espansione. La malaria, che uccide ogni anno 600.000 persone, sta estendendo il suo territorio. ...
Non è la prima volta che clima ed epidemie vengono messe in relazione: a settembre delle scorso anno EcoHealth Alliance (organizzazione che si occupa di analisi ed educazione circa le relazioni tra la natura, gli ecosistemi e la salute umana), aveva stilato un rapporto in cui si evidenziava come effetti del climate change possano giocare un ruolo importante nell’aumentare i rischi di ebola.
Altro elemento fondamentale da tenere in considerazione è come le migrazioni, legate a sconvolgimenti politici, ma anche (e sempre più) al cambiamento climatico, stiano causando una recrudescenza della tubercolosi, malattia che uccide ogni anno due milioni di persone.”
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