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24 febbraio 2017

Uno studio segnala :L'inquinamento starebbe modificando i caratteri sessuali e la fertilità maschile


Tratto da blastingnews

L'inquinamento starebbe modificando i caratteri sessuali e la fertilità maschile 

Infertilità: uno studio segnala la tendenza
 alla mutazione genetica dell’uomo negli
 ultimi vent’anni.
Inquinamento ambientale: incidenza negativa sullo
 sviluppo ormonale dell'uomo
L’inquinamento starebbe incidendo negativamente sull’uomo, modificandone le caratteristiche ormonali e la conseguente infertilità. Lo avrebbe dimostrato un recente studio eseguito dall’Unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Università di Padova.
Gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute 
dell’uomo
Le sostanze in grado di intervenire con la normale funzione ormonale dell’uomo, gli studiosi le hanno chiamate 
“interferenti endocrini” e sarebbero loro la causa degli 
effetti negativi capaci di interferire sul normale sviluppo 
e la crescita delle ultime generazioni. I prodotti inquinanti, 
come la plastica e la sua degradazione, espongono l’uomo e
 gli animali, attraverso l’alimentazione e le altre fonti di approvvigionamento come l’acqua, a sostanze che contengono,
 al loro interno, agenti chimici capaci di svolgere delle reazioni estrogeniche nel nostro organismo. Secondo gli esperti, la continua esposizione delle generazioni a questi agenti, 
starebbe aumentando, sensibilmente, l’insorgenza di diverse patologie andrologiche.

Infertilità e ambiente: dove risiede il pericolo per l’uomo
In molte specie animali, negli ultimi anni, è stato riscontrato 
un notevole incremento nelle anomalie del loro sistema riproduttivo. In particolare, gli interferenti endocrini 
sarebbero capaci di aumentare gli stati di ermafroditismo.
 Di questa strana tendenza sembrerebbe essere vittima anche l’uomo, attribuendo a questa ragione, la notevole riduzione
 della produzione di spermatozoi da parte dell’uomo negli 
ultimi venti anni. La ricerca, condotta di recente dagli studiosi dell’Università di Padova, avrebbe evidenziato, oltre alla riduzione degli spermatozoi, anche una modificazione della struttura corporea, sia in fase embrionale del feto che in quella adolescenziale nei ragazzi. La nuova tendenza fisica evidenzia una lunghezza degli arti maggiore rispetto al tronco e, in parallelo, una riduzione volumetrica degli organi riproduttivi.
Le variazioni individuate dallo studio sarebbero un campanello d’allarme, secondo gli studiosi, di quanto l’inquinamento possa incidere negativamente anche 
sulle caratteristiche antropometriche dell’uomo.

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