COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

23 febbraio 2017

«Pochi fondi e troppo inquinamento».Il diritto è un’arma potente per ristabilire il legame tra la società umana e la Terra

Tratto da Il Corriere della sera

Gli Erin Brockovich dello smog
dall’Inghilterra contro la Lombardia

La denuncia al Tar della ong ClientEarth: «Pochi fondi e troppo inquinamento». La prima iniziativa legale è già partita: il 20 febbraio è stato notificato il ricorso al Tar sul Piano degli interventi per la qualità dell’aria. «Tanta ricchezza ma pochi investimenti»

(Ansa)
La loro vittoria in tribunale a Londra ha costretto il governo Cameron a introdurre un nuovo piano di contrasto all’inquinamento atmosferico. L’azione legale sostenuta a Dusseldorf, in Germania, ha portato alla prima storica sentenza sulla necessità di fermare la circolazione dei veicoli diesel in una città europea. Loro sono gli avvocati ambientalisti di ClientEarth, l’organizzazione britannica che sta mettendo sotto pressione nei palazzi di giustizia le amministrazioni di mezza Europa, dopo aver ispirato nel 2014 il pronunciamento fondamentale della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo sul diritto all’aria pulita e alla salute dei cittadini dell’Unione. La ong appena sbarcata in Italia e sostenuta, tra gli altri, dalla band dei Coldplay, è stata fondata ed è tuttora guidata da James Thornton, 62 anni, l’avvocato-filosofo considerato «una delle dieci persone in grado di cambiare il mondo» dalla rivista New Statesman. La prima iniziativa legale è già partita: il 20 febbraio è stato notificato al governatore Roberto Maroni e all’assessore all’Ambiente Claudia Maria Terzi il ricorso al Tar della Lombardia con il quale ClientEarth, insieme alle associazioni italiane Cittadini per l’Aria e Aipi (Associazione ipertensione polmonare) chiede «con urgenza» alla Regione di rivedere il Pria, il Piano degli interventi per la qualità dell’aria approvato nel 2013 e rivelatosi «inadeguato» per una zona che resta tra le più «irrespirabili» in Europa.
«La Lombardia è un caso paradossale»
Spiega Ugo Taddei, legale ClientEarth di stanza a Bruxelles: «La Lombardia è un caso paradossale: una delle Regioni più ricche e tra quelle che meno investono. Dall’ultima relazione è emerso il taglio alle poche misure annunciate in un piano di quattro anni fa nel quale mancava un orizzonte temporale di rientro sotto i valori di legge». Basti pensare che qui il Pm10 è ancora record, mentre in tutta l’Europa occidentale è un problema quasi risolto. Il ricorso al Tar segue una diffida inoltrata alla Regione a fine 2016, l’ennesimo annus horribilis per gli sforamenti nelle polveri sottili a Milano e in molte altre città lombarde.

La causa «di interesse pubblico»
L’azione di ClientEarth e di Cittadini per l’Aria, dice Anna Gerometta avvocata in prima linea per l’associazione italiana, potrebbe non fermarsi al caso della Lombardia. La causa «di interesse pubblico» può infatti essere replicata, come fatto da ClientEarth in altri Paesi europei (Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Regno Unito) in tutte le Regioni italiane che «non riconoscono il diritto alla salute, non sentono il dovere morale e giuridico di agire» e in definitiva sono «fuori legge» rispetto a una direttiva Ue che secondo gli esperti già largheggia sui limiti, essendo il frutto di parecchie mediazioni. 
Il nostro Paese è il secondo dell’Ue dopo la Germania per numero di morti premature attribuibili all’esposizione al particolato sottile (Pm2,5) e il primo per i danni alla salute provocato dal biossido d’azoto (rapporto 2016 dell’Agenzia europea dell’ambiente). Il modello Erin Brockovich, per citare la più celebre causa ambientale portata sul grande schermo da Julia Roberts, si sta rivelando efficace. Ha ricordato di recente Thornton, ricevendo un premio speciale dal Financial Times, che «il diritto è un’arma potente per ristabilire il legame tra la società umana e la Terra».

Nessun commento: