COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

17 dicembre 2019

Centrale a carbone di Vado Ligure: per il Cnr eccessi di mortalità nelle aree più esposte: Video

Centrale a carbone di Vado Ligure: per il Cnr eccessi di mortalità nelle aree più esposte           di Monica Panetto
Nell'area della centrale a carbone Tirreno Power a Vado Ligure – dismessa cinque anni fa – negli anni compresi tra il 2001 e il 2013, sono stati riscontrati eccessi di mortalità (+ 49%) nelle aree a maggiore esposizione a inquinamento atmosferico. È questo ciò che emerge da uno studio condotto da un gruppo di epidemiologi ambientali dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa che ha valutato la relazione tra esposizione ad inquinanti atmosferici e rischio di mortalità e ricovero in ospedale per cause tumorali e non tumorali. Il lavoro è stato pubblicato recentemente su Science of the Total Environment.
“L’esposizione a biossido di zolfo (SO2) e ossidi di azoto (NOx) è stata stimata dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) mediante un modello di dispersione, che ha considerato le emissioni da fonti industriali, portuali e stradali – spiega Fabrizio Bianchi, coordinatore del gruppo –. L’area è stata suddivisa in quattro classi di esposizione a inquinanti (diversi livelli con inquinamento di crescente intensità). La relazione tra effetti sulla salute ed esposizione a inquinamento atmosferico è stata studiata per uomini e donne, confrontando ciascuna delle tre categorie con maggiore concentrazione di inquinanti con quella a minore concentrazione, tenendo conto dell’età e della condizione socio-economica della popolazione (indice di deprivazione)”.
Gli scienziati hanno preso in esame la popolazione residente nei 13 anni considerati in 12 comuni dell’area, per un totale di 144.019 persone. Nelle aree a maggiore esposizione a inquinanti sono stati riscontrati eccessi di mortalità per malattie del sistema circolatorio (uomini +41%, donne +59%), dell’apparato respiratorio (uomini +90%, donne +62%), del sistema nervoso e degli organi di senso (uomini +34%, donne +38%) e per tumori del polmone tra gli uomini (+59%). L’analisi dei ricoveri in ospedale ha fornito risultati coerenti con quelli della mortalità.
Di tutto questo abbiamo parlato con Fabrizio Bianchi.  
Il ricercatore sottolinea l’importanza di programmi di sorveglianza adeguati e di una valutazione preventiva degli impatti sulla salute che possono avere le fonti che si conoscono come maggiormente inquinanti.  “Mentre a Vado Ligure le due sezioni a carbone sono state fermate nel 2014 - sottolinea -, molte altre centrali in Italia, in Europa e nel mondo continuano a funzionare. Nel nostro Paese si parla di un’uscita dal carbone nel 2025. Noi speriamo che questi risultati facciano riflettere sul fatto che prima si abbandona l’impiego del carbone e dei combustibili fossili e ci si avvia sulla strada delle risorse rinnovabili e meglio è per la salute su scala locale, regionale e nazionale. Senza contare tutto il discorso sui cambiamenti climatici”.

Nessun commento: