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13 ottobre 2020

Negli ultimi 20 anni e ‘ sbalorditivo l’ aumento dei disastri naturali .E il motore e’ il cambiamento climatico.

 Tratto da Greenreport 

Negli Ultimi 20 anni, sbalorditivo aumento dei disastri naturali. E il motore è il cambiamento climatico

Unddr: «Siamo intenzionalmente distruttivi». In 10 anni 23 milioni di vite, 4,2 miliardi di persone colpite, i perdite economiche per circa 2,97 trilioni di dollari

[13 Ottobre 2020]


Il rapporto “The Human Cost of Disasters 2000-2019”, publicato ieri dall’United Nations Office for Disaster Risk Reduction (Unddr) e dal Centre for research on the epidemiology of disasters (Cred) in  occasione dell’International Day for Disaster Risk Reduction, conferma che ormai gli eventi meteorologici sono predominanti tra i disastri del XXI secolo. E gli ultimi 20 anni hanno visto un aumento sbalorditivo di disastri climatici: «Nel periodo dal 2000 al 2019, sono stati registrati 7.348 gravi eventi catastrofici che hanno causato 1,23 milioni di vite, colpendo 4,2 miliardi di persone (molte delle quali in più di un’occasione) con conseguenti perdite economiche globali di circa 2,97 trilioni di dollari – sottolinea l’Unddr – Si tratta di un forte aumento rispetto ai vent’anni precedenti. Tra il 1980 e il 1999, in tutto il mondo sono stati collegati a pericoli naturali 4.212 disastri, provocando circa 1,19 milioni di vittime e colpendo 3,25 miliardi di persone, con conseguenti perdite economiche per circa 1,63 trilioni di dollari. Gran parte della differenza è spiegata da un aumento dei disastri legati al clima, inclusi gli eventi meteorologici estremi: da 3.656 eventi legati al clima (1980-1999) a 6.681 disastri legati al clima nel periodo 2000-2019».

Negli ultimi vent’anni il numero delle grandi inondazioni è più che raddoppiato, passando da 1.389 a 3.254 (40% del totale dei disastri climatici), mentre l’incidenza delle tempeste è cresciuta da 1.457 a 2.034 (28%), seguite da terremoti (8%) e temperature estreme (6%).

Il rapporto  registra anche importanti aumenti per incendi ed altri eventi meteorologici con forti impatti. C’è stato anche un aumento degli eventi geofisici, inclusi terremoti e tsunami, che hanno ucciso più persone di qualsiasi altro pericolo naturale esaminato nel rapporto.

Per l’Unddr, «Questa è una chiara prova che in un mondo in cui la temperatura media globale nel 2019 era di 1,1 gradi Celsius al di sopra del periodo preindustriale, gli impatti si fanno sentire con la maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi tra cui ondate di caldo, siccità, inondazioni, tempeste invernali, uragani e incendi».

Nel suo messaggio in occasione dell’International Day for Disaster Risk Reduction, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha sottolineato che «La pandemia di  CovidD-19 ha portato rinnovata attenzione sull’importanza di rafforzare la riduzione del rischio di catastrofi. Molti Paesi stanno affrontando più crisi Contemporaneamente. Ne vedremo ancora di più. Gli eventi meteorologici estremi sono aumentati drammaticamente negli ultimi due decenni. Tuttavia, abbiamo visto pochi progressi nella riduzione delle perturbazioni climatiche e del degrado ambientale. Le brutte situazioni peggiorano solo senza una buona governance del rischio di catastrofi. Il rischio di catastrofi non è responsabilità esclusiva delle autorità locali e nazionali. IL Covid-19 ci ha dimostrato che il rischio sistemico richiede una cooperazione internazionale. Una buona governance del rischio di catastrofi significa agire sulla base della scienza e delle prove. E questo richiede un impegno politico al massimo livello per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e del Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Per eradicare la povertà e ridurre gli impatti del cambiamento climatico, dobbiamo mettere il bene pubblico al di sopra di ogni altra considerazione. Per queste e altre ragioni, la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di catastrofi di quest’anno mira a rafforzare la governance del rischio di catastrofi per costruire un mondo più sicuro e resiliente».....

Commentando il rapporto, la presidente della Commissione ambiente della Camera, Alessia Rotta, ha evidenziato ambientale diventi il criterio guida di ogni scelta. Oggi in Europa e in Italia abbiamo di fronte a noi una grande occasione per avviare una vera rivoluzione ecologica basata sul concetto di sostenibilità, perché uno dei capisaldi essenziali dei progetti che saranno finanziabili con Next Generation EU sarà proprio quello della sostenibilità ambientale. Ed è questo criterio che la Commissione Ambiente pone come principio valutativo di tutti i progetti su cui l’Italia chiederà risorse alla Ue».Continua  su Greenreport 

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