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10 ottobre 2020

Terra Mia, cosa prevede il ddl contro l'inquinamento ambientale

Tratto da La Repubblica

Terra Mia, cosa prevede il ddl contro l'inquinamento ambientale



Il ministro dell'Ambiente Costa: "Qualche piccola rifinitura e nel giro di dieci giorni il decreto approderà in Consiglio dei ministri". Previsto l'inasprimento delle disposizioni penali per chi inquina.. Tra i provvedimenti più innovativi il daspo ambientale
È stato uno dei punti fermi dell’agenda del ministro dell’Ambiente, che lo dava per approvato già entro febbraio del 2019. Domenica Sergio Costa, con un post su Facebook, si era detto sicuro che le modifiche al Testo unico ambiente D.Lgs 162/06, con l’inasprimento delle disposizioni penali per chi inquina, fossero davvero sul punto di entrare in vigore. La discussione era calendarizzata per oggi, ma questa mattina il ministro ha detto che "c'è bisogno di qualche piccola rifinitura e nel giro di dieci giorni il decreto approderà in Consiglio dei ministri”.

Inquinamento e daspo ambientale


Lo scopo del provvedimento non è soltanto di punire più severamente chi inquina: il Ddl è pensato per facilitare le bonifiche dei terreni inquinanti, soprattutto quelle nei cosiddetti siti orfani, cioè quelli per i quali non è possibile risalire al responsabile della contaminazione. Uno dei provvedimenti più innovativi è poi il daspo ambientale, che prevede la possibilità, intervenendo anche sul Codice antimafia, di allontanare dai luoghi in cui sono stati commessi illeciti contro l’ambiente i soggetti responsabili ritenuti pericolosiModifiche previste anche riguardo al problema delle discariche abusive, per le quali vengono responsabilizzati i proprietari dei fondi sui quali vengono realizzate. Il decreto prevede infatti che per il proprietario del terreno sarà più complesso rientrare in possesso del fondo dopo il sequestro o la confisca.

I reati: dall'incendio boschivo all'omessa bonifica

 
In più di un’occasione le associazioni ambientaliste hanno poi fatto riferimento alla responsabilità degli enti, un’istanza accolta nel decreto con l’aumento dei reati per i quali si presuppone appunto la responsabilità amministrativa degli enti ex 231. Nell’elenco del decreto "Terra mia" rientrano ora, tra gli altri: ipotesi di incendio boschivo, morte o lesioni per inquinamento ambientale, impedimento di controllo, omessa bonifica e attività organizzate per traffico illecito di rifiuti.
 
Secondo il ministro dell’Ambiente Costa "l’obiettivo di questa legge è avere pugno duro con chi inquina e al tempo stesso premiare chi, a volte con tanta difficoltà, invece lavora onestamente". Costa si augura che venga discusso il prima possibile, ma non esclude "il ruolo determinante del Parlamento per arricchirla ulteriormente".

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