Tratto da Peacelink
L'amianto colpisce anche il fegato
Per anni l'amianto è stato associato ai polmoni e al mesotelioma pleurico.
E' importante adesso formare una nuova consapevolezza, ossia che l'amianto può colpire anche il fegato. Le micropolveri, da PM1 a PM0,1 ad esempio, possono oltrepassare gli alveoli polmonari ed entrare nel flusso sanguigno e quindi entrare anche nel fegato. E se queste micropolveri contengono amianto ecco che l'impatto con il fegato è molto probabile.
Nel 2013 un gruppo di ricerca presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi ha studiato 155 casi di un tipo di tumore al fegato chiamato colangiocarcinoma ed è arrivato alle seguenti conclusioni:
"L'esposizione all'amianto aumenta il rischio di tumore al fegato. E' giunto a questa conclusione un team guidato da Giovanni Brandi, docente di Oncologia medica al Dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale, in collaborazione con la Medicina del Lavoro dell'Università di Bologna".
E' un significativo passo in avanti anche per le controversie legali legate all’esposizione all’amianto.
Già nel 2008 il prof. Giovanni Brandi e altri ricercatori avevano avviato una ricerca sull'esposizione all’amianto in pazienti affetti da neoplasie delle vie biliari.
Il prof. Giovanni Brandi ha dichiarato recentemente: "Fino ad oggi non si avevano evidenze solide dell’esistenza di una correlazione tra l’esposizione all’amianto e i tumori dell’apparato gastrointestinale ed in particolare del fegato. Ora stiamo raggiungendo evidenze forti che l’amianto abbia un ruolo nella genesi dei tumori delle vie biliari e in particolar modo dei colangiocarcinomi intraepatici. Abbiamo pubblicato uno studio retrospettivo che ha messo in luce come la possibilità di contrarre un colangiocarcinoma sia 5 volte maggiore per le persone che siano state esposte all’amianto. Inoltre sta per essere pubblicato, sempre dal nostro team, uno studio prospettico dove il rischio è aumentato addirittura di 7 volte. Un altro gruppo di ricercatori indipendente ha rilevato la presenza di fibre di amianto nel fegato e nelle vie biliari di questi pazienti dando un’ulteriore validazione a questa ipotesi".
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