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19 settembre 2023

Le osservazioni di Savona sul rigassificatore.

 Tratto da Savona News

Le osservazioni di Savona sul rigassificatore. L'esperto Stevanin: “Non vorrei essere nei panni di quella commissione di VIA”




In allegato, il file completo contenente le osservazioni tecniche poste dal Comune di Savona

Un vizio di forma o un difetto d'istruttoria grande come una casa”. Così Marco Stevanin, che con un'equipe di altri 7 esperti ha fatto le osservazioni al progetto del rigassificatore per il Comuni di Bergeggi, Quiliano e Savona, ha definito “bizzarro” il fatto che Savona non sia tra i Comuni compresi nella conferenza dei servizi.

Le osservazioni del Comune di Savona sono state presentate a Palazzo Sisto, in videoconferenza da Stevanin, il sindaco di Quiliano Nicola Isetta e quello di Bergeggi Maria Nicoletta Rebagliati. Ribadiamo - ha affermato il sindaco savonese Russo - la nostra contrarietà al progetto e abbiamo rinnovato l’istanza di essere inseriti nella conferenza dei servizi. Chiediamo che le considerazioni vengano recepite dal commissario”. 

Le osservazioni sono divise in due parti. "Nella prima - ha spiegato Russo - evidenziamo come il progetto confligga con il piano di sviluppo che stiamo costruendo non solo a Savona ma a livello comprensoriale. Nella seconda, invece, ci sono considerazioni sul progetto in senso stretto". 

La seconda parte del documento contenente le osservazioni , in tutto 150 pagine, è stata brevemente illustrata da Stevanin. "Ci sono molte cose che sono bizzarre - ha detto - E' bizzarro che Savona non sia stata inserita nella Conferenza dei servizi quando nei coni ottici della relazione paesaggistica si vede la vicinanza alla costa della città. Inoltre il quadro ex ante in base al quale vengono fatte le valutazioni sanitarie e ambientali a nostro parere non è corretto. Non vorrei essere nei panni dei commissari della VIA". 

C'è poi la questione dei tempi che sono molto stretti. "Le amministrazioni sono incanalate in una procedura velocissima - ha proseguito Stevanin -entro febbraio si vuole arrivare alle autorizzazioni. Snam ha un impegno con Piombino in base al quale dal 2026 la Golar Tundra deve andarsene dal porto. Ma considerando i tempi dell'istruttoria, dei lavori da fare per l'impianto a mare e a terra, il fatto che la nave debba essere resa efficiente per stare offshore credo, da tecnico, che i tempi si allungheranno e il cronoprogramma salterà" ha proseguito, ribadendo in sintesi le perplessità già espresse durante la conferenza tenuta coi Comuni del Golfo dell'Isola (leggi QUI).

Tra le osservazioni tecniche elencate nel documento che verrà inviato al commissario viene rilevata la mancata indicazione della quantità di ipoclorito di sodio che si prevede di detenere e che sarà prodotto “in situ” con un impianto di elettrolisi dell'acqua di mare; vengono sollevate osservazioni sull''idoneità della Golar Tundra a garantire con continuità il servizio di rigassificazione operando in mare aperto, il Rpds e gli altri documenti progettuali non indicano e non descrivono nessun intervento di modifica dei serbatoi. 

Riguardo al sistema di invio gas naturale da Fsru al gasdotto non vengono fornite soluzioni progettuali definitive ma vengono fornite informazioni generiche poiché attualmente il progetto risulta essere ancora in fase di studio. 

Non risulta essere ancora stata presa alcuna decisione sulle interferenze con la navigazione costiera e non sono state elaborate analisi dei traffici e dei rischi connessi a supporto delle previste disposizioni interdittive.

Nel SIA viene riscontrata un'inadeguata trattazione dei seguenti argomenti: valutazione delle alternative progettuali per quanto riguarda la scelta del sito offshore/portuale e del tracciato a terra, valutazione degli impatti cumulativi con lo stato di fatto e la valutazione degli impatti sul clima.

 


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