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18 luglio 2009

2009/07/18 "Tirreno Power: il sindaco Caviglia annuncia battaglia"Centrale di Vado, Greenpeace replica ai sindacati"

Tirreno Power Vado Ligure

Vado Ligure. “Ci vedremo con Tirreno Power nei prossimi giorni, confermo che ci sono stati contatti con la richiesta dell’azienda di un incontro. Studieremo nei dettagli il progetto, tuttavia resta fermo un punto: questa amministrazione è contraria a qualsiasi ipotesi di ampliamento del gruppo a carbone”. Il giorno dopo la presa di posizione di Tirreno Power sulla centrale termoelettrica di Vado Ligure il primo cittadino vadese Attilio Caviglia risponde al direttore generale Giovanni Gosio.

“Il nuovo gruppo a carbone porterebbe ad un aumento delle emissioni inquinanti, e anche eventuali progetti con l’uso di nuove tecnologie sono tutti da verificare - prosegue il sindaco Caviglia -. Comunque, metteremo al lavoro i nostri tecnici e quelli dell’Arpal per avere un quadro preciso della situazione ambientale”.

E in caso di via libera dai ministeri competenti: “Vedremo i decreti, in particolare quello del ministero dell’ambiente, spesso queste disposizioni contengono diversi paletti per le aziende. Nel caso le prescrizioni del ministero non fossero confacenti ai desideri del Comune ci opporremo con tutte le nostre forze all’ampliamento e qualsiasi piano di sviluppo energetico dannoso per la salute dei vadesi e dei cittadini del comprensorio”.

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Vado Ligure. Dopo la presa di posizione dei sindacati sulla facilità con cui gli attivisti di Greenpeace sono entrati nella centrale termoelettrica di Vado Ligure e sulle affermazioni riguardo allo stretto controllo sulle emissioni inquinanti prodotte, l’associazione ambientalista torna sul blitz dimostrativo messo in atto sulle ciminiere vadesi: “La nostra protesta era motivata dal fatto che il carbone è la fonte energetica più pesante in termini di emissioni di CO2, gas che non viene filtrato da nessun dispositivo. Dunque la nostra protesta non era diretta alla gestione specifica dell’impianto vadese ma all’uso del carbone quale fonte di energia – spiega Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace -. Il cosiddetto ‘carbone pulito’ non esiste e anche rispetto ad altre fonti convenzionali, il carbone ha un peso maggiore in termini di emissioni di inquinanti”.

Greenpeace entra poi nel merito del discorso occupazionale citato dai sindacati: “Le fonti rinnovabili possono produrre una occupazione ben superiore a quella delle fonti fossili o del nucleare. Non vediamo da parte delle rappresentanze sindacali nessuna attenzione alla questione della riduzione delle emissioni che alterano il clima globale”.


Tratto da Noalcarbone.blogspot di Civitavecchia

sabato 18 luglio 2009

Pimby? Nimby? No: semplicemente, cittadini di buonsenso.

Questa testimonianza di civiltà arriva dalla Virginia, USA. Tutti i cittadini espongono nei loro giardini cartelli che esprimono il loro rifiuto per un nuovo impianto a carbone. E votano: No coal, semplice. Il video termina con l'auspicio che qualcuno consideri alternative più sagge per la produzione energetica.




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