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30 settembre 2009

Greenpeace :mostra fotografica "Carbone Pulito? Una Sporca Bugia"/ Enel 1° tra i grandi inquinatori italiani 08


Alla "libreria Ubik di Savona"da venerdì 25 settembre a venerdì 9 ottobre presso la Sala “Pavese”:
Esposizione mostra fotografica di
GREENPEACE ITALIA

Carbone Pulito? Una Sporca Bugia"
La prima minaccia per il clima del Pianeta
A cura di FRANCESCO TEDESCO
Responsabile Campagna Energia e Clima di GREENPEACE ITALIA.
“Ogni nuova centrale a carbone è un atto criminale
contro la sopravvivenza della vita stessa sul Pianeta!!!”


Inaugurazione della mostra fotografica organizzata da GREENPEACE sui temi del carbone, dei suoi effetti nocivi, in relazione ai temi attuali di ampliamento della Centrale Elettrica ENEL Tirreno Power di Vado Ligure.

Il carbone è il primo nemico dell’equilibrio climatico del Pianeta: oltre un terzo delle emissioni mondiali di CO2 si devono all’uso di carbone, che è il combustibile fossile con le più alte emissioni specifiche di gas serra, circa il triplo del gas.
La battaglia per salvare il Pianeta dalla crisi climatica è dunque una battaglia contro il carbone.
Tuttavia, agli attuali tassi di sviluppo, le emissioni dalla più sporca fonte fossile sono destinate ad aumentare del 60% al 2030. Se così fosse, non avremo alcuna speranza di limitare gli effetti più devastanti e irreversibili dei cambiamenti climatici!!
Il momento di intervenire è ora, e il carbone è alla base del problema. Ogni nuova centrale a carbone è un atto criminale contro la sopravvivenza della vita stessa sul Pianeta!!!. Occorre abbandonare al più presto la nostra dipendenza da questo combustibile fossile, a favore di una rivoluzione energetica basata su fonti rinnovabili ed efficienza energetica.

Greenpeace è un'associazione non violenta, che utilizza azioni dirette per denunciare in maniera creativa i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici.
Con circa tre milioni di sostenitori in tutto il mondo, Greenpeace è uno dei più grandi movimenti ambientalisti del mondo. Greenpeace si ispira ai principi della nonviolenza; è indipendente da qualsiasi partito politico; non accetta aiuti economici né da governi né da società private e si finanzia esclusivamente con il contributo di singoli individui che ne condividono gli ideali e la missione.
Greenpeace è formata da una rete di uffici nazionali e regionali interdipendenti che lavorano insieme a Greenpeace International, ad Amsterdam.
Il ruolo di Greenpeace International è di avviare e coordinare i programmi e le attività di campagna. Ogni ufficio nazionale o regionale lavora su alcune o su tutte le priorità stabilite da International, anche se questo non impedisce agli uffici nazionali di stabilire priorità a livello locale che possono anche portare a una vera e propria campagna.
Per informazioni o adesioni:
http://www.greenpeace.org/italy/rivoluzione-energetica/energia-e-clima/sporco-carbone
http://www.greenpeace.org/italy/
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Tratto da Savona news
Savona:una mostra contro l'ampliamento della Tirreno Power

La mostra fotografica "Carbone Pulito? Una Sporca Bugia. La prima minaccia per il clima del Pianeta", organizzata da Greenpeace Italia, a sostegno della campagna contro l’ampliamento della centrale Enel Tirreno Power di Vado Ligure, sarà inaugurata domani, per concludersi venerdì 9 ottobre nella Sala “Pavese” della libreria Ubik di Savona. Nell’ambito delle due settimane di esposizione, saranno programmati due eventi collaterali.

Mercoledì 7 ottobre, alle 18, si svolgerà l'incontro con il responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia, Francesco Tedesco, che illustrerà come il carbone sia il primo nemico dell’equilibrio climatico del Pianeta e come incentivare l'utilizzo di energie rinnovabili.

Sabato 10 ottobre, alle 17.30, andrà in scena lo spettacolo di teatro civile sul caso Acna "Il racconto del fiume rubato" di Andrea Pierdicca.
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Tratto da MF Dow Jones - Economic Indicator
MF/DOWJONES News
Ambiente: Greenpeace, Enel 1* tra grandi inquinatori italiani 08

MILANO (MF-DJ)--Enel si posiziona per il terzo anno consecutivo al 1* posto nella classifica 2008 elaborata da Greenpeace dei grandi inquinatori tra i principali conglomerati industriali italiani.

Lo si apprende da una nota nella quale si spiega che Enel ha emesso 44,4 mln di tonnellate di Co2 (42,4 mln la quota assegnata nell'ambito della direttiva europea sull'Emission Trading). Al 2* posto si piazza Edison con 22,7 mln (14,2 mln), seguita da Endesa con 11,9 mln (12,4 mln), EdiPower con 11,6 mln (12,7 mln) e Tirreno Power con 6,9 mln (6,7 mln).
Nel settore termoelettrico sono state verificate emissioni complessive per 143,1 mln di tonnellate contro le 132,8 mln assegnate.
Nella produzione di cemento, che ha emesso 28,7 mln di tonnellate di Co2 (31 mln), al 1* posto figura Italcementi con 7,7 mln (7,8 mln), seguita da B.Unicem con 4,9 mln (5,6 mln) e Gruppo Financo con 4,3 mln (4,6 mln). Nel settore della Raffinazione di petrolio, protagonista di 24,7 mln di tonnellate di anidride carbonica emessi (19,7 mln), e' l'Eni con 7,8 mln (6,7 mln) a guidare la classifica seguita da Saras con 6,2 mln (2,6 mln) e Erg con 3,8 mln (4,3 mln). La produzione siderurgica vede emissioni complessive verificate per 15,5 mln (18,8 mln) e primeggiare l'Ilva con 11 mln (13,7 mln) e Lucchini con 1,7 mln (2,6 mln). La produzione della Carta ha emesso 4,8 mln di tonnellate di Co2 (5,1 mln), quella del Vetro 2,9 mln (3,1 mln) e della Ceramica 0,5 mln (0,8 mln).

In totale sono 220,3 mln le tonnellate emesse dai grandi gruppi industriali italiani soggetti alla direttiva sull'Emission Trading, il sistema europeo di scambio dell'anidride carbonica, contro una quota assegnata di 211,3 mln con i grandi emettitori responsabili di emissioni per 155,8 mln di tonnellate a fronte di una quota di 147,1 mln. "Complessivamente le industrie italiane hanno superato i permessi di emissione per nove milioni di tonnellate di Co2, ma bisogna fare dei distinguo - spiega Francesco Tedesco, responsabile campagna energia e clima di Greenpeace -. Lo sforamento si deve solamente ai settori del termoelettrico e della raffinazione. Altri settori, invece, hanno rispettato i tetti".

Greenpeace spiega inoltre che circa un terzo delle emissioni dell'Enel si deve all'impianto di Brindisi, la piu' grande centrale a carbone in Italia nonche' primo impianto per emissioni di gas serra, con 14,9 mln di tonnellate. L'industria italiana ha comunque registrato una riduzione netta di sei milioni di tonnellate rispetto al 2007, probabile conseguenza della crisi. "Sebbene questo risultato sia positivo, la politica energetica dell'Italia - denuncia Tedesco - va nella direzione opposta alla riduzione delle emissioni di CO2". Recentemente il Governo ha infatti rilasciato autorizzazione per tre nuove centrali a carbone che faranno aumentare le emissioni dell'Italia di ulteriori 30 milioni di tonnellate. Una strategia che portera' l'Italia fuori dagli obiettivi europei al 2020, e a sostenere il peso delle conseguenti sanzioni. "Il governo autorizza nuove centrali a carbone e poi chiede all'Europa di rinegoziare gli impegni presi - osserva Tedesco -, si tratta di un comportamento ipocrita per difendere gli interessi di gruppi industriali che non hanno alcuna intenzione ad avviare una rivoluzione energetica pulita, ma continuare a inquinare come se niente fosse. A risentirne, a pochi giorni dal vertice delle Nazioni Unite sul clima, e' ancora una volta l'immagine dell'Italia a livello internazionale".


Oltre alla classifica dei gruppi industriali, i dati di Greenpeace mostrano anche quali sono gli impianti pi-- inquinanti in termini di CO2. Al fianco della centrale Enel di Brindisi, anche l'Ilva di Taranto e gli stabilimenti dell'Edison, sempre a Taranto.

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