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25 maggio 2010

2010/05 /25 Inquinamento e tumori:Comune di Taranto fa un esposto contro ignoti / Civitavecchia -Primo monitoraggio della qualità dell'aria

Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno.it
Inquinamento e tumori:Comune di Taranto fa un esposto contro ignoti

di FULVIO COLUCCI

Il Comune di Taranto ha presentato ieri l’esposto con il quale l’Ente civico chiede alla magistratura tarantina di individuare il nesso tra inquinamento ambientale e malattie tumorali. Insieme al sindaco Stefàno, in procura si sono recati la dirigente del settore Avvocatura di Palazzo di città Paola De Florio, la segretaria generale del Comune Anna Maria Franchitto, l’avvocato Luca Masera che ha materialmente redatto l’articolato esposto (25 cartelle) consegnato nelle mani del procuratore capo della Repubblica Franco Sebastio. Insieme a Sebastio era presente all’incontro il procuratore aggiunto Pietro Argentino.
L’esposto presentato da Masera mette a fuoco, su richiesta del primo cittadino, l’incidenza delle malattie sulla popolazione residente nell’area industriale. Su questo dovrà pronunciarsi la procura della Repubblica estendendo la valutazione, e quindi il suo raggio d’azione, anche al di fuori dell’ambito di popolazione occupata all’interno delle aziende dell’area industriale tarantina.
In questa prima fase, la domanda presentata da Palazzo di città, attraverso l’avvocato Masera, non si sofferma su una specifica azione risarcitoria. Non si chiede, cioè, di pagare i danni con un indennizzo proveniente da una o da più industrie specificamente individuate. L’esposto è, infatti, contro ignoti.

Chiede alla magistratura di accertare eventuali reati senza puntare il dito contro qualcuno. I procuratori Sebastio e Argentino, ricordando l’importante lavoro svolto in questi anni dalla magistratura per reprimere i reati ambientali consumati sul territorio tarantino, hanno ricordato al sindaco Stefàno e ai legali del Comune come sia necessario un po’ di tempo per lavorare alla individuazione degli eventuali reati da contestare agli inquinatori nel momento in cui saranno accertate precise responsabilità.

Nell’esposto, l’Amministrazione comunale ha allegato una serie di dati relativi all’incidenza delle malattie tumorali, soprattutto all’apparato respiratorio, in provincia di Taranto sino all’anno 2003. Questi numeri provengono dall’istituto Ines e il Comune li ha sottoposti all’attenzione della magistratura.
L’Amministrazione civica si è rivolta all’avvocato Masera più che nella sua veste di legale in quella di studioso del peso delle patologie da inquinamento sulla popolazione. L’avvocato, infatti, ha raccolto ed elaborato dati su questi problemi già a Brescia dove insegna all’Università.

La decisione di presentare l’esposto alla procura è stata resa nota dal sindaco Stefàno agli organi d’informazione due settimane fa.
Resta da chiedersi, ora, se e quando l’Amministrazione comunale presenterà la richiesta di risarcimento per i danni dell’inquinamento prodotti dalla grande industria.

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Tratto da Tuscia Web
Chi fa da se fa per tre
Civitavecchia - Promosso dal comitato dei Cittadini liberi
Primo monitoraggio della qualità dell'aria

Riceviamo e pubblichiamo - Il comitato dei Cittadini lberi, il Mondo agricolo Unito e gli Enti che hanno promosso la raccolta fondi “Fai la tua parte protagonista del tuo futuro" informano la cittadinanza che è stato completato il primo monitoraggio autonomo della qualità dell'aria nel territorio colpito dai fumi delle centrali termoelettriche di Civitavecchia e Montalto di Castro.

Da alcuni giorni sono state giurate e depositate le perizie redatte dagli esperti incaricati dal comitato, basate su due campagne di rilevamento, condotte a dicembre 2008 e a luglio 2009 e corrispondenti a due fasi distinte della riconversione di Tvn: una ha preceduto l'accensione del primo gruppo a carbone e l'altra la messa a regime del secondo.

A breve i risultati saranno presentati in un incontro pubblico. Il monitoraggio autonomo è una vittoria per le popolazioni che hanno atteso invano che altri se ne occupassero. Marrazzo avrebbe dovuto far rilevare la qualità dell'aria che respiriamo prima dell'accensione di TVN, ma non l'ha fatto.

Analogamente l’osservatorio ambientale, istituito a Civitavecchia nel 2004, è stato capace di bruciare un milione di euro all'anno senza produrre un solo studio epidemiologico o di accertamento della qualità dell'aria prima dell'accensione di Tvn.

Solo grazie alle denunce dei comitati e all'azione della Magistratura il ministero dell'Ambiente e la Regione Lazio hanno ripristinato la legalità dell'osservatorio prescritto dalla Via, scartando quello dei sindaci finanziato dall'inquinatore. Il nuovo funzionerà con fondi pubblici. Ma non ci fidiamo lo stesso.

Troppe scelte delle istituzioni sono state orientate a “collaborare” con l'inquinatore più che a tutelare le popolazioni.

In alcuni casi spostando l'attenzione altrove, come avvenuto con il piano regionale di risanamento dell'aria, che trascura il polo energetico Civitavecchia-Montalto di Castro responsabile della maggior parte degli inquinanti regionali di provenienza industriale, o come la scelta di Arpa Lazio di non collocare una sola centralina a controllo diretto a Tarquinia, che invece i fumi del carbone colpiranno gravemente a causa dei venti dominanti.

Il primo monitoraggio autonomo è stato l'inizio di un percorso, continueremo a fare in proprio "per difenderci."

Chi fa da sé fa per te (e per tre!).

Comitato dei Cittadini Liberi

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