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26 maggio 2010

2010/05/26Sicilia, il Codacons pronto alla guerra./Diffida sull’inceneritore di Bolzano


Tratto da Ecoblog

Rifiuti Sicilia, Berlusconi: "a Palermo faremo come a Napoli"


Rifiuti Sicilia, Berlusconi: "a Palermo faremo come a Napoli"

Più che una promessa, sembra una minaccia.

Sollecitato dall’eco avuto dalle forti critiche ricevute dal mondo ambientalista, più che dall’emergenza in corso, il presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi ha annunciato la strategia del Governo per fronteggiare la crisi rifiutisiciliana: farà come a Napoli.

Cioè, giusto per ricordarlo, dichiarerà per l’ennesima volta lo stato di crisi ambientale, farà scendere a Palermo Bertolaso, militarizzerà una decina di grosse discariche dichiarandole sito militare e costruirà un termovalorizzatore con procedure di somma urgenza.......

Già, perchè alla fine il succo del problema non è togliere i rifiuti ma bruciarli.

Berlusconi sa bene che in Sicilia i piani della lobby del termovalorizzatore stanno incontrando ostacoli insormontabili e, per questo, il premier ha deciso di scavalcare le procedure per chiudere una questione che sta andando troppo per le lunghe.


E, allora, se i forni non li fa Raffaele li farà Silvio. E di gran fretta, come a Napoli…

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Sempre tratto da Ecoblog

Termovalorizzatori Sicilia, il Codacons pronto alla guerra: 200 avvocati disponibili a lottare


Termovalorizzatori Sicilia, il Codacons pronto alla guerra: 200 avvocati disponibili a lottareSe non è una dichiarazione di guerra, poco ci manca. Anche se il dado non è ancora tratto.

Il Codacons torna all’assalto dei futuri termovalorizzatori siciliani (quattro? o forse tre? Il governatore Raffaele Lombardo ha le idee poco chiare) e promette di dar battaglia.

L’esercito sarebbe già pronto: duecento avvocati, sparsi nelle nove province dell’isola, disponibili a lottare in tribunale contro ogni ipotesi di costruzione degli inceneritori. I motivi del no del Codacons sono tecnici ed economici, ancor prima che ambientali:

Già il 26 marzo 2008 abbiamo pubblicamente messo a confronto la tecnologia della termovalorizzazione con le tecnologie alternative, frutto dell’avanzamento tecnologico del momento. Fu dimostrato, in quella sede, che la tecnologia della termovalorizzazione, nonostante i doverosi aggiornamenti tecnici, rappresentava ormai il passato e che per tanti motivi di tipo economico e di impatto ambientale aveva inevitabilmente concluso il suo ciclo

I termovalorizzatori, quindi, oltre ad essere una bomba ecologica costano pure troppo rispetto ad altre soluzioni.
Il problema principale di questi impianti, secondo l’associazione dei consumatori, starebbe nella loro intrinseca capacità di attirare il “turismo dei rifiuti”

Leggi l'articolo integrale

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TRATTO DA ECCE TERRA

Diffida sull’inceneritore di Bolzano

È stata presentata nel pomeriggio la diffida di 5 fra le più rappresentative associazioni ambientaliste e protezioniste dell'Alto Adige al presidente della Provincia Durnwalder e al Sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli. La diffida è stata consegnata in giornata ai destinatari da un ufficiale giudiziario del Tribunale di Bolzano. Questa diffida è un ulteriore atto nella direzione della denuncia rispetto ad una gestione dei rifiuti che riteniamo dannosa, costosa e non risolutiva.

Nel gennaio del 2008 abbiamo firmato insieme a molte associazioni un appello alle amministrazioni pubbliche per un riesame del Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti, con una particolare attenzione al progetto di incenerimento del rifiuto residuo urbano. Al nostro appello non è mai arrivata alcuna risposta, ne ufficiale ne ufficiosa.

Nel settembre del 2009 abbiamo depositato in Procura un esposto firmato, oltre che da noi, dal WWF Bolzano e dal Dachverband für Natur - und Umweltschutz.

Il magistrato che ha valutato il nostro incartamento , ha ritenuto di archiviarlo poiché, non essendo ancora stato costruito il nuovo inceneritore, "l’eventuale reato non è ancora stato commesso"!

In seguito all’archiviazione del nostro esposto, dietro consiglio di alcuni avvocati, oltre che dell'autorevole voce del giudice Casson, ci siamo messi al lavoro per formulare una diffida indirizzata alle persone dei due massimi rappresentanti istituzionali per quanto riguarda la faccenda dell'inceneritore: il presidente della Provincia Luis Durnwalder e il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, il primo in quanto responsabile per tutte le procedure di autorizzazione dell'impianto di incenerimento, mentre quest'ultimo in quanto responsabile per la salute dei cittadini del comune di Bolzano.

La diffida che abbiamo presentato, si basa su quattro tematiche che riassumo le motivazioni di critica che abbiamo sviluppato in questi anni contro l’inceneritore di Bolzano.

I temi trattati, che potete leggere per esteso nella diffida allegata, sono in sintesi:


PROCESSO DI FORMAZIONE DELLE DECISIONI
GESTIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE
RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA
PROPAGAZIONE E DEPOSITO DELLE EMISSIONI INQUINANTI


Per noi questa diffida ha il compito di richiamare alle proprie responsabilità, sia pubblicamente che personalmente, chi ha preso le decisioni per la costruzione dell’inceneritore, agendo in nome del bene comune, quando noi abbiamo consapevolezza che queste decisioni non porteranno ad una soluzione del problema rifiuti, anzi, provocheranno ulteriori costi e danni per la salute delle persone.

Siamo sempre più convinti, e le ultime conoscenze scientifiche lo confermano, che la strada intrapresa, oltre che essere la più dispendiosa, non potrà che provocare in futuro danni alla salute delle persone.

Qui trovate il testo integrale della diffida consegnata e il comunicato stampa bilingue.

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