L'oncologa Patrizia Gentilini:Vorrei essere un disoccupato....
Credo che purtroppo ben pochi, fra coloro che in questo momento stanno leggendo queste mie parole, non abbiano sperimentato direttamente o su qualche proprio caro la devastazione che malattie come il cancro comportano sulla vita delle persone.
Parlare di devastazione delle nostre vita a causa del cancro quando da qualche parte sembra che la guerra contro il cancro sia per essere vinta (magari con qualche "camera magica" in grado di fare diagnosi sempre più precoci, come di recente affermato dal Prof. Veronesi) può sembrare esagerato, eppure proprio questo termine molto forte " devastazione" è stato usato in una lettera del 10 aprile u.s. indirizzata al Presidente Obama e che accompagna un corposo report di 240 pagine redatto da un panel di oncologi incaricati dal governo U.S.A. di valutare i rischi ambientali del cancro.
Gli scienziati autori del lavoro letteralmente affermano: "il popolo americano, spesso ancor prima di nascere, è continuamente bombardato da una miriade di composizioni di esposizioni pericolose. Il panel sollecita con forza (Lei Presidente Obama n.d.r) a fare tutto ciò che è in Suo potere per rimuovere cancerogeni ed altre tossine dal nostro cibo, acqua, aria perchè tutto ciò necessariamente comporta aumenti di costi per la salute, danneggia la produttività del nostro paese e devasta la vita degli americani".
Leggere queste parole - che sono esattamente ciò che noi medici per l'ambiente da tanti anni sosteniamo - in un report ufficiale del governo americano credo dovrebbe indurre tutti ad una seria e ponderata riflessione perchè è evidente che non sono più solo scienziati "dissidenti" o frange minoritarie a portare avanti queste tesi.
Posso affermare - senza timore di essere smentita - che il cancro da cui nel 100% dei casi si guarisce senza costosissime cure, senza sofferenze e quello che non sconvolge la nostra vita e quella delle nostre famiglie è quello...di cui non ci ammaliamo!
E’ ben vero, però, che il cancro che non contraiamo è anche quello che non comporta prestigio, fama, onore e soldi a chi poi pretende [?] di curarci!
Credo che dobbiamo avere il coraggio di ridiscutere tante scelte di questi ultimi trenta anni: trasferire tout court, ad esempio, all’ambito della salute criteri come “aziendalizzazione, privatizzazione, produttività o trasformare istituti di cura in società di diritto privato (s.p.a. o s.r.l. che siano) ha portato a conseguenze di certo non sempre positive.
Patrizia Gentilini Associazione Medici per l' Ambiente
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Tratto da Reuters.com
Cina: protesta contro fabbrica che inquina, scontri
PECHINO (Reuters) - Oltre un migliaio di persone hanno lanciato sassi contro la polizia e bloccato strade nel sud della Cina nel corso di una protesta contro l'inquinamento provocato da una fabbrica di cui è proprietario uno dei più grandi produttori privati di alluminio del Paese asiatico. Lo riferiscono oggi alcuni media di Stato.
Intanto, aumenta la preoccupazione del governo cinese per la rabbia crescente dell'opinione pubblica riguardo ai problemi ambientali a partire dall'inquinamento.
Il quotidiano ufficiale "China Daily" ha scritto che nell'ultimo episodio in ordine di tempo, avvenuto martedì pomeriggio, un migliaio di abitanti della contea di Jingxi, in una zona al confine col Vietnam, hanno manifestato contro la fabbrica del gruppo Shandong Xinfa.
I dimostranti hanno bloccato una strada e gli ingressi da cui si accede all'impianto, oltre a danneggiare alcuni edifici, e alcuni hanno tirato pietre contro la polizia, scrive il giornale citando un comunicato del governo locale.
Quello contestato dagli abitanti è uno dei tre più grossi impianti di Jingxi, zona in cui si produce bauxite e allumina, il materiale grezzo da cui deriva l'alluminio.
La rapida crescita economica della Cina sta causando molti problemi ambientali, e provoca anche un aumento della preoccupazione tra ci cittadini sui problemi sanitari causati dall'inquinamento. Secondo il ministero cinese dell'Ambiente, le manifestazioni di questo tipo stanno aumentando del 30% l'anno.
Considerazione:
FORSE LA SVEGLIA STA TRILLANDO ANCHE PER LORO...........
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Le parole messe nero su bianco nel dossier, che verrà a breve disposto in tribunale, non lasciano adito a dubbi.
Si parla di "rischi importanti", di morti per "tumori emolinfopoietici", per i residenti che, negli ultimi 10 anni, hanno vissuto entro un raggio di 9 chilometri dall'emittente.In modo specifico, per i bambini si apprende che "vi è un' associazione importante, coerente e significativa tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini". E che "le strutture di MariTele, l'installazione della Marina, in modo "limitato e additivo" hanno "plausibilmente contribuito all'incremento di quel rischio".
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