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17 settembre 2010

Tirreno Power, vertice regionale del Pd: “Rifare i due gruppi e fonti alternative”

Tirreno Power, vertice regionale del Pd: “Rifare i due gruppi e fonti alternative”

Vado L. Un nuovo progetto industriale diverso da quello presentato dall’azienda, che prevede il rifacimento totale, e non la semplice ristrutturazione, dei due gruppi a carbone esistenti con l’obiettivo di “ambientalizzare” la centrale e ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti. E’ questa la proposta avanzata dal partito Democratico al termine del vertice regionale che si è da poco concluso a Genova.

Presenti diversi esponenti del partito: il vice segretario regionale Giovanni Lunardon, il consigliere regionale Nino Miceli, il segretario provinciale savonese Livio Di Tullio, il vice presidente del Consiglio regionale Michele Boffa, il responsabile ambiente del partito Marco Castagna e in rappresentanza di Vado Ligure e Quiliano sono intervenuti Monica Giuliano ed il sindaco Alberto Ferrando, oltre alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Renata Briano.

La proposta del partito Democratico verrà ufficializzata nei prossimi giorni, in attesa di valutare anche aspetti tecnici e progettuali. Per il Pd la creazione di due nuovi gruppi con le moderne tecnologie accompagnata da un parallelo sviluppo delle fonti rinnovabili porterebbe ad un aumento della potenza della centrale, con una riduzione dell’impatto ambientale.

Naturalmente la proposta del Pd dovrà arrivare anche al presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, per vedere se ci sono i margini per riaprire una trattativa con l’azienda sul futuro della centrale termoelettrica vadese. A questo punto se l’azienda non vorrà tornare indietro sul progetto di ampliamento l’ipotesi di una nuova fase di concertazione sembra davvero allontanarsi.


Considerazioni di Uniti per la Salute


Non abbiamo commenti la" Notizia"si commenta già da sola.
Ci assale però il rammarico:
Dopo 40 anni di combustione di carbone in mezzo alle nostre case(l'immagine delle ciminiere tra le case rende molto bene l'idea,solo la politica sembra non vedere ) infatti la Politica non ha altra soluzione da proporci se non
"Un aumento della potenza della centrale" tramite
" Ulteriori altri 40 anni di combustione di carbone in mezzo alle nostre case e nei polmoni nei nostri figli e nipoti".

Sicuramente un altro modo di produrre energia è possibile(...la California insegna) MA evidentemente NON A SAVONA ....

Ci aspetteremmo invece ,per il nostro territorio ,UNA TECNOLOGIA CHE GUARDI VERAMENTE AL FUTURO ,secondo le legittime aspettative di noi CITTADINI,
Dopo 40 anni di soggezione ad una grande centrale termoelettrica ci aspetteremmo una capacità di programmazione del territorio consona agli anni 2000.

MA NON .......ANCORA CARBONE.
ANCORA ......ALTRI 40 ANNI DI CARBONE?
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Tratto da Savona NEWS

Vado: il Pd si spacca sul progetto alternativo a Tirreno Power

"Ci pare prematuro - ha sottolineato Monica Giuliano - dire che nei prossimi giorni sarà presentata una proposta alternativa"

Non piace ad una parte del Pd la proposta di progetto alternativo all'ampliamento Tirreno Power di Vado Ligure lanciata ieri dal segretario provinciale del Pd Livio Di Tullio: "Ci pare prematuro - ha sottolineato Monica Giuliano, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Vado - dire che nei prossimi giorni sara' presentata una proposta alternativa all'ampliamento della centrale. Il percorso e' appena cominciato e necessita di ulteriori passaggi nel rispetto dei circoli del Pd e dei nostri amministratori locali. Una cosa e' certa abbiamo aperto una fase quella delle proposte e del confronto. Bisogna ora dare il giusto peso alla raccolta di firme contro il progetto di ampliamento della Tirreno Power e poi seguiamo passo passo l'esito del confronto. Per questo motivo diciamo no a una proposta alternativa, cosa questa decisamente affrettata".
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Tratto da Ivg
Tirreno Power, Pd: “Passo indietro dell’azienda per coniugare ambiente e lavoro”

Vado L. “Abbiamo avviato anche un percorso per spostare il piano della discussione sulla possibilità di coniugare ambiente e lavoro, tutela della salute e sviluppo economico locale; vogliamo infatti costruire una proposta che – a partire dalla vicenda specifica – diventi occasione per progettare e realizzare un futuro migliore (sotto tutti gli aspetti) per un territorio che da sempre subisce pesanti servitù”. Inizia così la nota di Marco Castagna, Responsabile ligure del Dipartimento Ambiente e Territorio del partito Democratico, che il giorno dopo il vertice regionale del Pd è tornato sul progetto di ampliamento di Tirreno Power per la centrale di Vado Ligure.

Un no chiaro al mantenimento nel tempo degli attuali gruppi a carbone, la copertura dei carbonili, la realizzazione di una rete di monitoraggio affidata al controllo pubblico, l’avvio di un concreto programma di investimenti in fonti rinnovabili ed efficienza energetica che abbia i cittadini del territorio come principali beneficiari diretti. Queste i punti richiesti dal Pd per aprire la discussione con l’azienda

“A partire da questa “griglia” e con un obiettivo molto chiaro (“più ambiente e più lavoro”) contiamo nelle prossime settimane di vedere via via maturare i frutti di un lavoro che è serio, che sarà molto partecipato, e che avrà contenuti innovativi. Non basta certo una riunione per individuare una proposta davvero innovativa e qualificante per il territorio, perché non esistono risposte semplici e immediate a questioni complesse. E’ una regola che vale in tutti i campi, e quindi anche nella delicata questione “Tirreno Power”. Questo a noi è chiaro, ci auguriamo lo sia anche per tutti coloro che a tale percorso – che è appena iniziato – sono e saranno chiamati a partecipare” conclude la nota.



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