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17 aprile 2011

1) Sorgenia difende il carbone a Vado Ligure.2) Le linee dell'alta tensione sono un pericolo per la salute, esposto in Procura a CIVITAVECCHIA


TRATTO DA SAVONA NEWS

Sorgenia (l'energia sensibile) manda allo sbaraglio il suo General Manager per difendere il carbone a Vado

Sorgenia (l'energia sensibile) getta la maschera per sostenere / salvare il carbone a Vado. E il suo general manager, mandato probabilmente allo sbaraglio - contraddice Sorgenia stessa.

Sarebbe che la controllata di Cir - De Benedetti - tutta a gas naturale, NIENTE CARBONE, energia sensibile - corre in soccorso della sua sorellina vadese Tirreno Power (a carbone) L'ENERGIA STA DIVENTANDO MENO SENSIBILE? E Gosio, cosa penserà della" Sentenza Thyssen"?


L'energia sensibile di Sorgenia corre in aiuto della sua controllata Tirreno Power e lo fa per bocca di mr. Riccardo Bani, General Manager, che l'altro ieri ha dichiarato a profusione in favore dell'ampliamento a carbone della centrale di Vado.

Vorremmo garbatamente far Lui presente in premessa - forse nella fretta non gli è stato comunicato - che la Società che lui dirige, Sorgenia, mentre scriviamo, nel suo sito ufficiale dichiara questo (testuale):

"La miglior tecnologia di generazione oggi disponibile"

Il Ciclo Combinato a Gas Naturale (in inglese CCGT – Combined Cycle Gas Turbine) è una moderna tecnologia di generazione termoelettrica, considerata la migliore oggi disponibile sia come rendimento sia come compatibilità ambientale.

Nonostante i progressi tecnologici nel settore delle rinnovabili, la produzione termoelettrica è ancora indispensabile per garantire all’Italia una prospettiva di crescente autonomia energetica, grazie a una produzione elevata e costante nel tempo, non soggetta ad esempio a variazioni stagionali, come nel caso della generazione eolica, idroelettrica e fotovoltaica

Ma gli impianti costruiti secondo la tecnologia tradizionale utilizzano di solito olio combustibile o carbone: generano quindi emissioni di alcuni gas ritenuti responsabili dell’ ”effetto serra”, in particolare anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e ossidi di zolfo (SOx). Anche il rendimento medio (cioè il tasso di conversione dell’energia chimica del combustibile in energia elettrica) è piuttosto basso, in genere inferiore al 40%.

Il ciclo combinato permette di superare questi limiti, elevando il rendimento fino al 56%. Le emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto si riducono di circa il 70%, quelle di ossido di zolfo e polveri diventano trascurabili, mentre diminuiscono i prelievi di acqua a uso industriale e il calore immesso nell'ambiente per il raffreddamento dei cicli di produzione. "

Firmato: Sorgenia Spa

Vedasi:

http://impianti.sorgenia.it/ciclo_combinato/Pagine/ciclo_combinato.aspx

Se il link dovesse improvvisamente "fermarsi", un po' come sta accadendo stranamente in questi giorni ai gruppi a carbone di Vado, per inciso - il general manager non se ne preoccupi: è tutto salvato.

Poi il sito Sorgenia prosegue spiegando gli impianti, tutti e solo a metano (o gas naturale, stessa cosa) partendo da quello di Termoli, noto a diversi Ingegneri per il suo livello tecnologico dal 2006.............

... Sorgenia firma una convenzione col Comune di Cairo Montenotte (PD, che non sta per Padova) dove promette di regalare alle piccole attività artigianali e alle abitazioni pannelli fotovoltaici.

(Ferrania Solis è parte della storia ma una storia a parte)

Si intende: "Un progetto al passo con i tempi che tende a favorire uno sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente." Investimento sostenuto interamente da Sorgenia. Che regalo non è, bensì "investimento"

In quel dì il General Manager Bani si dimostra per una volta in più, assai sensibile all'ambiente dichiarando:
Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto con il Comune di Cairo Montenotte. Quest’accordo è il primo passo verso un nuovo sistema energetico basato su una rete di impianti di piccole dimensioni che producono energia da fonti rinnovabili, riducendo la distanza tra produzione e consumo, con conseguente efficienza della rete di distribuzione e con un importante beneficio ambientale per il territorio.

Prego?

Attenzione. Dice:

- Impianti di piccole dimensioni

- energia rinnovabile

- benefici ambientali per il territorio

Cioè: l'esatto contrario della centrale a carbone di Vado che va difendendo con le odierne dichiarazioni riportate da organi d'informazione notoriamente sponsorizzati da… Tirreno Power - Sorgenia

Di più: Bani by Sorgenia (l'energia sensibile) arriva a parlare di "notevole sforzo" della sua controllata Tirreno Power (originale) spiegando guardacaso che l'azienda "ha saputo conciliare energia e ambiente". Ci piacerebbe sapere come, dato che - ad esempio - i suoi impianti di Vado non hanno neppure l'autorizzazione Integrata Ambientale AIA. Ma forse anche di questo, non lo hanno briffato.

CONTINUA A LEGGERE SULL'ARTICOLO INTEGRALE SU SAVONA NEWS

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Le linee dell'alta tensione sono un pericolo per la salute, esposto in Procura

RINGRAZIAMO IL DOTTOR GIOVANNI GHIRGA DELL' ISDE SEZIONE ALTO LAZIO PER LA DOCUMENTAZIONE PRONTAMENTE INVIATACI e consigliamo a tutti un'attenta lettura.

Clicca qui per vedere i documenti originali dell'ISDE.

Tratto da NOALCARBONE

L’Associazione Italiana dei Medici per L'ambiente (ISDE - International Society of Doctors for the Environment - Sez. Alto Lazio) ha presentato in Procura un esposto sul pericolo rappresentato dalle linee ad alta tensione non interrate. Clicca qui per i documenti ISDE.

(....... A PROPOSITO DI PRESCRIZIONI CONDIZIONANTI E DI LEGALITA' EVENTUALMENTE VIOLATA LEGGETEVI IL SEGUENTE ARTICOLO.....).

Vedi l'articolo da centumcellae.it:
"Non c’è solamente il bosco da 40 ettari tra le prescrizioni ambientali non ancora ottemperate per i lavori di riconversione di Torre Valdaliga Nord. Un altro degli impegni vincolanti della Valutazione di Impatto Ambientale rilasciata nel 2003, è rimasto infatti inattuato. Si tratta dell’interramento delle linee elettriche ad alta tensione che l’Associazione Italiana dei Medici per L’ambiente porta con un esposto all’attenzione della Procura di Civitavecchia, preoccupata soprattutto da un recente articolo pubblicato sulla nota rivista internazionale AP Journal of Cancer Prevention (Rivista della Prevenzione del Cancro) il quale ha messo in evidenza come vivere in prossimità di linee elettriche aumenti il rischio di ammalarsi di Leucemia Linfatica Acuta. E, come noto, il comprensorio di Civitavecchia presenta un numero elevatissimo di linee ad alta tensione che trasportano l’energia prodotta dalle centrali elettriche.

Ebbene, a pagina 30 della Via 2003
risultava condizione vincolante per riconvertire a carbone Torre Nord l’osservanza, tra le altre, della seguente prescrizione:“razionalizzazione delle linee elettriche, progetto definitivo di smantellamento od interramento dei seguenti elettrodotti: variante in ambito urbano del tratto finale della linea a 150 kV S. Lucia – Civitavecchia, prima della sottostazione elettrica di Fiumaretta, con innesto nella adiacente stazione FF.SS. e con smantellamento del tratto di linea dismesso; interramento del tratto finale della linea a 150 kV Vigna Turci – Civitavecchia in corrispondenza del quartiere di S. Liborio; interramento del tratto iniziale della linea a 150 kV Civitavecchia – S. Marinella in corrispondenza del quartiere di S. Gordiano (pag 31, a)”.
L’Associazione dei Medici fa quindi presente al Procuratore della Repubblica Gianfanco Amendola come la centrale ha attualmente terminato i lavori di realizzazione ed è in fase di esercizio e che
“ a tutt’oggi, lo smantellamento o l’interramento degli elettrodotti sopra citati, a vista, non sembra essere avvenuto” chiedendo di verificare se nei fatti esposti ricorrano ipotesi di reato e, in caso affermativo,
“di procedere nei confronti dei responsabili anche con provvedimenti di natura cautelare a tutela della salute della popolazione e dell’ambiente e per ripristinare la legalità eventualmente violata”.

“Purtroppo – concludono i medici – poiché il cancro potrebbe anche insorgere decenni dopo l’esposizione, adesso non sarà tuttavia possibile valutare il danno arrecato causato dal ritardo nell’apparente mancanza di smantellamento o di interramento degli elettrodotti stessi”.

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