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15 novembre 2011

1)"Carbone: un ritorno al passato"2)Nucleare: scovate tracce di iodio radioattivo in tutta Europa3) L’inquinamento causa l’aumento della siccità e delle tempeste

Tratto da Città della Spezia 

"Carbone: un ritorno al passato", Legambiente presenta il dossier


La Spezia. Venerdì 18 novembre alle 17.30 Legambiente la Spezia organizza un incontro nel quale verrà presentato il dossier"Carbone: un ritorno al passato",con una analisi degli impatti sanitari delle centrali a carbone.
L'appuntamento si svolgerà al Camec della Spezia con la partecipazione di Giorgio Zampetti, dell’Ufficio Scientifico
Nazionale di Legambiente; Paolo Crosignani, dell'Istituto
Tumori di Milano. Interverrà Marco Rivieri, Responsabile
Provinciale. Associazione Medici per l'Ambiente-ISDE.
Coordina Stefano Sarti, presidente Legambiente Liguria.
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Tratto da Ecologiae 
Nucleare: scovate tracce di iodio radioattivo in tutta Europa
L’abbiamo imparato a conoscere con la vicenda di Fukushima, ma c’è il rischio di conoscerlo ancor meglio sulla nostra pelle: tracce di iodio-131, materiale radioattivo che scaturisce dalle centrali nucleari, sono state rilevate in tutt’Europa nelle ultime due settimane. Lo hanno rilevato gli esperti dell’Agenzia Energia Atomica Europea (AIEA), i quali però brancolano nel buio dato che non sanno come mai questo materiale sia presente sulle nostre terre..... Anche se non c’è emergenza, l’AIEA ha aperto la “caccia” alla fonte di questo prodotto della fissione nucleare, anche se l’ipotesi più accreditata è che si tratti delle emissioni di Fukushima che, per un gioco di correnti, hanno raggiunto l’altra parte del mondo. Ad ogni modo le autorità tendono a tranquillizzare la popolazione visto che lo iodio-131 decade rapidamente, con un tempo di dimezzamento di soli otto giorni. Non sarebbe un problema dunque se arrivasse dal Giappone. E se non fosse così?....

[Fonte: Livescience]



Tratto da Ecoblog

Krsko centrale nucleare in sloveniaIodio 131 sui cieli d'Europa: incidente nucleare a Krško in Slovenia?

 
Sui cieli d’Europa, dalla Slovenia alla Germania, sono state rilevate tracce di Iodio131 radioattivo, che come specifica l’Agenzia internazionale per la sicurezza nucleare, in quantità così basse da non risultare pericolose per la salute. Ma di cui afferma, però, non conoscere l’origine.
Secondo Pierre Fetet de le Blog de Fukushima ci sono un po’ troppe imprecisioni e incertezze da parte dell’IAEA e di EURODEP European Radiological Data Exchange Platform, infatti scrive:
Le informazioni messe a disposizione dalla carta dalla commissione europea sono egualmente incomplete: nessuna notizia sulla presenza di iodio 131 nei paesi citati ieri (Germania, Ungheria, repubblica Ceca, Austria, Slovacchia). Perché questa carta non viene aggiornata? Secondo questa carta due centrali nucleari potrebbero essere considerate suscettibili di rilascio di iodio 131: la centrale nucleare di Krško in Slovenia e la centrale nucleare di Paks in Ungheria. Ma se si effettua una ricerca sulla presenza di cesio allora a essere sospettata è la centrale nucleare di Krško e che include anche Iodio-131, Cesio-134 e Cesio-137.
Continua a leggere..
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Tratto Da Zeroemission
L’inquinamento causa l’aumento della siccità e delle tempeste
14-11-2011
La conferma arriva da uno studio della University of Maryland secondo cui inquinamento e polveri in atmosfera determinano l'aumento di alluvioni e tempeste nelle regioni umide e riducono le precipitazioni nelle regioni secche



  Verrebbe da dire “piove sul bagnato”,    leggendo le conclusioni dell’équipe di  ricercatori dell’University of Maryland, negli Usa, secondo cui inquinamento e polveri in atmosfera hanno profondi effetti nello sviluppo delle nuvole, tali da incrementare alluvioni e tempeste nelle regioni umide. Non solo: le stesse polveri e gli inquinanti in sospensione hanno l’effetto di ridurre le precipitazioni nelle regioni secche. Come spiega il responsabile della ricerca, Zhanqing Li, docente di scienze atmosferiche e oceaniche presso l’ateneo statunitense, “utilizzando i dati raccolti negli ultimi dieci anni, abbiamo verificato per la prima volta l'esistenza di una evidente impatto nel lungo periodo degli aerosol nell'altezza e struttura delle nuvole e i conseguenti cambiamenti nella frequenza e intensità delle precipitazioni”.

Il parere dell’équipe di ricercatori è che questi risultati hanno importanti implicazioni politiche per la gestione delle risorse, in particolar modo per quelle regioni suscettibili a eventi estremi di siccità e alluvioni e questa ricerca afferma di aver determinato e misurato gli effetti diretti delle emissioni degli inquinanti da parte delle industrie sull'atmosfera.Tony Busalacchi, presidente del comitato scientifico congiunto del World Climate Research Program, Programma mondiale sulle ricerche climatiche, ha evidenziato il significato di questa nuova scoperta: "la comprensione delle interazioni tra le nuvole, aerosol e precipitazioni è una delle grandi sfide per la ricerca sul clima nel prossimo decennio, come individuato in una recente conferenza mondiale sul clima maggiore. I risultati di questo studio rappresentano un significativo passo avanti nella nostra comprensione di tali processi con significative implicazioni sia per la scienza del clima sia per lo sviluppo sostenibile". (h.b.)
 

A questo articolo avremmo solo da aggiungere un' immagine


IN LIGURIA in un esiguo tratto  di territorio vi sono BEN TRE CENTRALI A CARBONE e......
e questa ricerca afferma di aver determinato e misurato gli effetti diretti delle emissioni degli inquinanti da parte delle industrie sull'atmosfera e di aver  anche  verificato per la prima volta l'esistenza di un evidente impatto nel lungo periodo degli aerosol nell'altezza e struttura delle nuvole 
ed i conseguenti cambiamenti nella frequenza e intensità delle precipitazioni”. 
 MEDITAZIONE PER IL PRESIDENTE BURLANDO :IL CARBONE NON E' GIA' PIU CHE SUFFICIENTE IN LIGURIA?
NON CREA GIA' ABBASTANZA PROBLEMATICHE SANITARIE ED ANCHE CLIMATICHE ?NON SAREBBE FINALMENTE IL CASO DI RIDURNE L' IMPATTO SULLA POPOLAZIONE E SULL'AMBIENTE?

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