Tratto da La Stampa
Vittoria storica del movimento per il clima americano
Possono un manipolo di appassionati per il clima, armati di social network e flash mob, riuscire a sconfiggere la potente lobby del petrolio? Ebbene, questo è avvenuto negli USA. L'oggetto del contendere era la proposta di costruzione di un oleodotto, il Keystone XL, che avrebbe dovuto trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose del Canada fino alle raffinerie texane.La disputa, all’arma bianca, ha visto da una parte, la TransCanada e l'industria petrolifera al gran completo. Dall'altra, il movimento per il clima, capitanato da Bill McKibben, attivista ambientale fondatore di 350.org e lo scienziato del clima James Hansen. Più migliaia di aderenti, firmatari, manifestanti, che hanno combattuto una battaglia a colpi di petizioni, occupazioni e campagne su Facebook e Twitter. Ultimo approdo il giardino della Casa Bianca, a cui sono seguiti centinaia di arresti, tra cui lo stesso Bill McKibben.
Eppure a decidere sulla contesa, è stato proprio il presidente Barack Obama. Dopo molte indecisioni, giovedì 10 novembre, Obama ha deciso di bloccare la costruzione dell'oleodotto per permettere “ulteriori studi”; con il risultato che la revisione del progetto posticiperà l'inizio almeno fino al 2013.
Gli analisti suggeriscono che, in realtà, questo rimando si tradurrà automaticamente nell’abbandono definitivo del progetto di costruzione del gasdotto. “Il Presidente ha esplicitamente dichiarato che la questione dei cambiamenti climatici, insieme alla rotta del gasdotto, sono alcuni dei fattori che il nuovo report dovrà passare. Non c'è nessun modo. In un report onesto, che un gasdotto che aiuta a togliere il tappo al secondo serbatoio di carbonio del mondo possa passare questo esame ambientale”, ha dichiarato gioioso e incredulo Bill Mc Kibben, che ha ammesso “quanto improbabile fosse questa vittoria”.
Il discorso non è ancora chiuso, in quanto la decisione finale è attesa nel corso del 2013. Ma Obama ha affermato: “La decisione finale dovrà essere guidata da un processo aperto e trasparente, dalla comunità scientifica e dalle voci del popolo americano. Allo stesso tempo, la mia amministrazione costruirà un progresso senza precedenti verso il rafforzamento della sicurezza energetica nazionale per continuare a sviluppare un'economia basata su energia pulita.” Bill Mc Kibben e i suoi marcheranno stretto il presidente. Leggi tutto
Uno Stralcio tratto da Il Cambiamento
Mario Monti nuovo premier. Verso l'economia del "suicidio deliberato"?
di Paolo Ermani - 14 Novembre 2011
Nominato dai mercati e mercanti europei, Monti è visto come l'Arcangelo Gabriele, colui che farà piazza pulita e rimetterà le cose a posto cioè farà qualsiasi cosa per il rilancio dell'economia intesa come crescita........
Mario Monti lavorerà affinché si proceda a tutta forza verso la direzione della crescita senza freni......
Non vorremo infatti
mica essere contro i nostri interessi? Ma sono veramente i nostri
interessi o gli interessi di chi ci ha ridotto in questa situazione?
Trovo
veramente inaccettabili gli appelli al senso di responsabilità ad
unirsi intorno al salvatore della patria che altro non è che un
efficiente impiegato nelle mani della BCE e dei nostri alleati europei
più forti economicamente, i quali avevano puntato su Berlusconi......Adesso vogliono andare
sul sicuro e puntano sul cavallo vincente attorno al quale stanno
convergendo tutti in nome della salvezza del paese. Salvezza del paese o definitivo affossamento dell'Italia?Tra l'altro questa adesione ampia e incondizionata pone le basi per avere le mani libere di fronte a chiunque abbia l'ardire di contestare alcunché.
Stia attento quindi chi, per esempio, si permette di essere in disaccordo sul fatto che gli buchino montagne e gli distruggano la valle per farci passare inutili treni. Stia attento chi protesta perché non vuole essere cancro-valorizzato da inceneritori vari e inquinato da centrali a carbone e altre simili schifezze.
Tutto ciò di cui si parla in questi giorni in merito all'investitura del nuovo messia dell'economia non ha niente a che vedere con l'economia reale che si basa su tre elementi fondamentali: sole, acqua e terra. Sono i fondamenti della nostra vita, da lì inizia e finisce la vera economia umana, tutto il resto viene eventualmente dopo.
Chi sta al timone, datogli purtroppo da noi, si sta occupando degli elementi base della nostra esistenza? Drammaticamente no.
Di
fronte all'aumento vertiginoso dell'inquinamento e relativi
cambiamenti climatici che tipo di provvedimenti seri si stanno
prendendo?
Di fronte al problema del picco del petrolio che provvedimenti si stanno prendendo? Nessuno.
Di
fronte alla conseguente scarsità di cibo che ne deriverà, che
provvedimenti si stanno prendendo? Nessuno. Di fronte all'aumento vertiginoso dell'inquinamento e relativi cambiamenti climatici che tipo di provvedimenti seri si stanno prendendo? Nessuno.
...... Questa crisi infatti ci sta dimostrando chiaramente che non si può più continuare a insistere a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi e che evidentemente non funziona. Bisogna quindi invertire la rotta, tra l'altro la posta in palio è la sopravvivenza nostra e dei nostri figli e nipoti, quindi credo ne valga la pena.
Basta con l'economia della devastazione, basta con le Sante Alleanze per una crescita ferale.
Si lavori finalmente per il reale benessere nostro e dell'umanità intera.
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Leggi su Il Cambiamento
Ciao ciao Berlusconi, ma non è il momento di festeggiare.
.....è pur vero che forse non è ancora giunto il momento di festeggiare.Leggi l'articolo integrale
Leggi anche su Il Cambiamento
Si vota sul 'ddl Stabilità', lacrime e sangue?
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Tratto da Newsliberoreporter
Cina: si continua a morire nelle miniere di carbone
Sembra non avere fine le situazioni di precarietà e di morte sul
lavoro in Cina. I media cinesi oggi riferiscono dell’ennesima tragedia
consumatasi in una miniera. Il bilancio stavolta è di almeno 34 morti e 9
dispersi. La causa sembra essere stata una fuga di gas. E’ questa
infatti, una delle principali cause di incidenti negli impianti di
estrazione cinesi.. L’incidente si è verificato lo scorso
giovedì in una miniera a cui era stata revocata la licenza un anno fa.
Questo è il secondo incidente
in miniera in pochi giorni e si verifica all’indomani dei controlli a
livello nazionale ordinati da Luo Lin, il direttore della Sicurezza sui
luoghi di lavoro. Luo aveva denunciato ieri gli scarsi standard di
sicurezza visitando una miniera di carbone dello Yunnan dove le squadre
di soccorso hanno recuperato i corpi di 30 sfortunati minatori e stanno
ancora cercando quelli di altri 13 dispersi in seguito a una esplosione
avvenuta tre giorni fa.La scorsa settimana poi, erano stati 8 i minatori morti in un altro incidente avvenuto nel sud del Paese.... Dopo tutti questi incidenti finalmente sembra che il governo centrale abbia messo in atto un giro di vite contro gli amministratori delle miniere e le autorità locali, nell’impegno di combattere la corruzione che si cela dietro ai disastri avvenuti.
In Cina gli incidenti nelle miniere di carbone sono molto frequenti. Secondo dati ufficiali ogni anno muoio almeno 3mila minatori. Dati questi molto inferiori a quelli reali. Secondo statistiche indipendenti i morti in miniera sono circa 20 mila all’anno.
La Cina non è tra i firmatari della Convenzione internazionale sulla sicurezza nelle miniere stilata dall’International Labour Organization nel 1995. Pertanto, garantire la sicurezza è prerogativa del governo centrale e degli amministratori locali.
I minatori sono costretti a lavorare minimo 14 ore al giorno, con un solo giorno di riposo al mese. Moltissimi minatori soffrono di gravi danni alla salute oltre la metà degli affetti nel mondo da pneumoconiosi una malattia dei polmoni causata dall’inalazione di polveri, vive in Cina. Nel Paese asiatico si registrano oltre 15mila casi ogni anno e almeno 200mila malati non sono in grado di curarsi per l’estrema povertà....
Ferdinando Pelliccia
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