Tratto da Noalcarbone
INQUINAMENTO ATMOSFERICO, OBESITA' E DIABETE
Quando
ho letto il rapporto dei ricercatori del Children’s Hospital
(Ospedale Pediatrico) di Boston, pubblicato nel numero di ottobre di Diabetes Care, che collegava
i casi di diabete con l’inquinamento atmosferico, e quando anche
l'obesità è stata messa in correlazione con esso, non mi sono affatto
sorpresa. Ho pensato subito quanto la nostra salute sia fortemente
connessa al nostro ambiente e come troppo spesso ce ne dimentichiamo!
(Ornella Tarullo)
Sappiamo
da tempo che l'inquinamento atmosferico ha effetti devastanti sulla
salute dei nostri bambini causando asma, bronchiti, problemi cardiaci,
ma questa nuova ricerca scientifica aggiunge ora due nuovi seri
problemi: l'obesità e il diabete.
Secondo un articolo pubblicato su Forbes condotto su animali (Two New Reasons to Worry about Air Pollution: Obesity and Diabetes vai al sito) “ una esposizione precoce a particolati ultrasottili porta ad un accumulo di grasso addominale e insulina resistenza anche
se si segue una dieta normale. I livelli di esposizione per gli
animali dello studio sono molto simili a quelli delle nostre città
industriali. Sappiamo che l'EPA regolamenta già il problema dei
particolati ultrasottili, ma recenti studi stanno dimostrando che anche i
livelli finora ritenuti “accettabili” costituiscono un problema a vari
livelli per la salute”.
Quello
che è maggiormente scioccante, o almeno lo è stato per me, è che lo
studio considera livelli di esposizione ad inquinanti uguali, o
addirittura inferiori, a quelli delle nostre città, e in particolare a
quelli cui siamo quotidianamente esposti a Brindisi, con la sua centrale
definita “la più dannosa d'Italia”. In parole semplici cioè tutti noi
veniamo esposti a livelli di tossine tali da aumentare fortemente le
probabilità di soffrire di obesità o di diabete di tipo 2.
Se
consideriamo i costi per la società derivati dal diabete e dalla
dilagante obesità e li sommiamo a quelli sostenuti per asma, malattie
cardiache e altre malattie correlate all'inquinamento atmosferico, è
facile comprendere che l'aria “pulita” sarebbe anche un enorme risparmio
sanitario.
Ovviamente
non è questa la politica che serve ai nostri bambini, ai nostri
figli! Abbiamo bisogno di una politica nuova, una politica che
finalmente non guardi semplicemente ai costi, ma all'interconnessione
dei vari aspetti di un problema sanitario.
La
qualità attuale della nostra aria, qui a Brindisi, un'aria contaminata
dagli inquinanti più dannosi e pericolosi, sta producendo una
generazione di bambini malati, colpendo non solo quelli più
vulnerabili, quelli che vivono con redditi più bassi e che quindi
accedono con minore facilità alle cure, ma tutti indistintamente, anche
se seguono diete equilibrate e praticano sport.
Occorre
cambiare! Per questo vi invitiamo a seguire le nostre iniziative e a
unirvi a noi, per una politica che non badi ai costi, ma alla salute
dei suoi bambini, per chiedere insieme a gran voce a chi ci rappresenta
di mettere l'interesse dei nostri figli prima di quelli dell'ENEL, per
rivendicare il diritto a respirare aria pulita, per dire NO AL
CARBONE!
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