COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

31 marzo 2012

.......Rinnovabili mettono a rischio i grandi impianti elettrici

Tratto da Ecologiae

Rinnovabili mettono a rischio i grandi impianti elettrici

Le classi dirigenti italiane, ed in particolare quella precedente a questo Governo, si sono sempre lamentate che non avendo l’Italia a disposizione sul proprio territorio petrolio, carbone, gas o altri combustibili fossili, era costretta ad acquistarli dall’estero, con impatto pesante sulla nostra economia. La soluzione per alcuni di loro era il nucleare, per fortuna gli italiani, che si dimostrano sempre più furbi dei loro governanti, hanno preferito le rinnovabili. Ed un importante risultato è stato raggiunto.
Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente circa un quarto (26,6%) dell’elettricità nazionale è fornita dall’idroelettrico, eolico, solare e geotermico. Numeri senza dubbio importanti, in particolar modo se consideriamo che specialmente per il solare si tratta di piccoli impianti domestici che coprono il fabbisogno di una famiglia e rimettono in rete l’elettricità in eccesso. Tutto questo ha portato ad una sola conseguenza: le grandi centrali elettriche lavorano di meno. 

Non siamo vicini all’estinzione delle centrali termoelettriche, magari, ma ai vertici delle loro holding comincia a serpeggiare il malumore. 

A lamentarsi più di tutti è Paolo Andrea Colombo, presidente di Enel, che spiega come una centrale per essere redditizia ha bisogno di lavorare circa 5 mila ore l’anno, ma con l’avvento delle rinnovabili non arriva nemmeno a tremila. La notizia, secondo lui, è negativa perché si rischia di far chiudere le centrali. Ma non era proprio a questo che puntavamo? Non era proprio all’autosufficienza energetica che l’Italia puntava? Non è meglio avere tante piccole minicentrali rinnovabili che una grande centrale inquinante che per funzionare fa gravare sul portafoglio dei cittadini il costo dell’importazione di gas o petrolio? Ogni inverno viviamo in prima persona la battaglia tra Russia e Ucraina sulle forniture di gas. Non è meglio ora che si abbassa la richiesta?

 

Nessun commento: