Tratto da Uomini Liberi |
Scritto dal Dottor Marco Caviglione | |
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Tratto da Business Vox Cala il consumo di carbone negli Stati Uniti, tagliate le emissioni di CO2
Roma, 1 ott. - Nei primi sei mesi di quest'anno la percentuale di energia prodotta da centrali a carbone negli Stati Uniti è drasticamente diminuita: il 2% in meno rispetto allo scorso anno e del 31% al di sotto del picco del 27. Sembra così smentita la previsione che vedeva il carbone come una fonte di energia irrinunciabile e in continua espansione grazie al costo relativamente basso ed alla quantità di giacimenti ancora in piena redditività.Il declino del carbone come una delle fonti primarie di energia ha due cause principali, la prima è la stabilizzazione dei consumi di energia negli Usa dopo la grande recessione del 28 e quindi l'eccedenza di energia disponibile, la seconda è la diminuzione dei prezzi del gas naturale arrivato quest'anno all'equivalente di 13 dollari per barile di petrolio. Un calo di prezzi che ha fatto abbandonare il carbone ed ha fornito risorse per la modernizzazione degli impianti che producono energia elettrica bruciando gas.
La riduzione dell'uso del carbone sta già dando risultati positivi: nel Midwest e nel Nordest del Paese è notevolmente diminuito l'inquinamento da anidride solforosa e si è registrato un calo senza precedenti delle emissioni di Co2.......
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