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05 dicembre 2012

CAMBIAMENTI CLIMATICI :NON DOBBIAMO PERMETTERE L'APOCALISSE.E' INDISPENSABILE RIDURRE DRASTICAMENTE LA DIPENDENZA DAI FOSSILI.

 Tratto da Come Don Chisciotte

NON DOBBIAMO PERMETTERE L'APOCALISSE
 DI CHRIS HEDGES

Gli esseri umani dovranno immediatamente applicare una serie di misure drastiche per fermare le emissioni di carbonio, se non vorranno prepararsi al collasso di interi ecosistemi o all'evacuazione, alla sofferenza e alla morte di centinaia di milioni di abitanti della Terra, secondo quanto emerge da un rapporto commissionato dalla Banca Mondiale. 

La persistente incapacità di rispondere in modo aggressivo al cambiamento climatico, avverte il rapporto, significa che il nostro pianeta subirà un aumento della sua temperatura di circa 4° C (7,2° Fahrenheit) entro la fine del secolo: l'inizio di un'apocalisse.

Le 84 pagine di documento, intitolato “Turn Down the Heat: Why a 4°C Warmer World Must Be Avoided ”(1), è stato redatto per la Banca Mondiale dal PIK (2) e da Climate Analytics (3) e pubblicato la scorsa settimana. Il quadro che dipinge di un mondo sconvolto dall'aumento delle temperature è una miscela di caos di massa, un collasso di sistemi e di sofferenze mediche come quella, tra le peggiori, della peste nera, che nel 14° secolo uccise tra il 30% e il 60% della popolazione europea.

Un innalzamento della temperatura del pianeta di 4°C – e osserva il rapporto che la tiepidezza delle promesse di emissione e gli impegni della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici renderanno tale aumento quasi inevitabile causerà una perdita nei raccolti, assieme alla scomparsa di molte specie di pesci e ad una preoccupante carestia e fame nel mondo.

Centinaia di milioni di persone saranno costrette ad abbandonare le loro case nelle zone costiere e sulle isole che verranno sommerse con l'aumentare del livello del mare.  

Ci sarà un'esplosione di malattie come la malaria, il colera e la (febbre) dengue. Devastanti ondate di calore e siccità e inondazioni, specie nelle aree tropicali, renderanno parti della Terra inabitabili. La foresta pluviale che copre il bacino amazzonico scomparirà. Le barriere coralline, così come numerose specie animali e vegetali, molte delle quali sono di vitale importanza per il sostentamento delle popolazioni umane, si estingueranno. Mostruose tempeste cancelleranno la biodiversità, assieme a intere città e comunità. E quando questi eventi estremi cominceranno a verificarsi simultaneamente in diverse regioni del mondo, rileva il rapporto, ci saranno “tensioni senza precedenti nei sistemi umani”........

Nonostante i travolgenti dati scientifici, nel mondo industrializzato, le élite politiche e aziendali continuano ad anteporre il profitto a breve termine e i propri interessi alla protezione della vita umana e dell'ecosistema.

  L'industria dei combustibili fossili è permessa con lo scopo di determinare il nostro rapporto con il mondo naturale, condannando le future generazioni. L'anidride carbonica (CO2), il principale gas serra, ha subito una crescita, dalla sua concentrazione durante il periodo pre-industriale, da circa 278 parti per milione (ppm) a più di 391 ppm, nel settembre 2012, con un tasso di crescita ora pari a 1,8 ppm all'anno. Abbiamo già superato la soglia di 350 ppm; al di sopra di tale livello, la vita come l'abbiamo conosciuta non può essere sostenuta. La concentrazione di CO2 è maggiore oggi rispetto a qualsiasi momento negli ultimi 15 milioni di anni. Si prevede un aumento di emissioni di CO2, attualmente di circa 35 miliardi di tonnellate all'anno, a 41 miliardi di tonnellate all'anno entro il 2020.......


Il rapporto invita i leader del mondo industrializzato a fare immediatamente dei passi radicali – tra cui la cessazione della dipendenza dai combustibili- per mantenere la temperatura del globo ad un livello inferiore di 2°C, anche se il rapporto ammette che un aumento inferiore ai 2° comporterebbe gravi danni per l'ambiente e per le popolazioni umane. Senza un massiccio investimento in infrastrutture verdi, che possano adattarsi al calore e ad altri nuovi eventi meteorologici estremi, e nella costruzione di efficienti reti di trasporto pubbliche e di sistemi di energia rinnovabile, per ridurre al minimo le emissioni di carbonio, metteremo a repentaglio la nostra stupidità. 

Leggi l' articolo integrale su Come Don Chisciotte

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